Il 2026 si preannuncia come un anno di transizione per la MotoGP, un periodo in cui le case motociclistiche dovrebbero limitarsi a prepararsi per il significativo cambiamento di regolamento atteso nel 2027. Tuttavia, la realtà sembra aver preso una piega diversa, con tutte le squadre pronte a lanciarsi nella lotta per il titolo, dimostrando che nessuno è disposto a restare indietro.
Molte scuderie stanno concentrando i loro sforzi sullo sviluppo dei prototipi per il 2025, ad eccezione di Yamaha. La casa giapponese ha deciso di introdurre il motore V4 per la stagione 2026, segnando un cambiamento significativo per il marchio che fino ad ora aveva mantenuto la sua tradizionale configurazione a quattro cilindri in linea. Questa mossa audace ha costretto Yamaha a progettare una moto completamente nuova, a pochi mesi da un ulteriore rinnovamento previsto per il 2027.
Il debutto di Toprak Razgatlıoğlu
Un evento di particolare rilevanza è stato il debutto di Toprak Razgatlıoğlu, il campione del mondo Superbike, che ha avuto l’opportunità di testare la nuova M1 V4. La sua prima esperienza nel campionato MotoGP è stata caratterizzata da una certa tensione, ma anche da buone prestazioni, lasciando intravedere ampi margini di miglioramento. La sfida di adattarsi a un nuovo ambiente è stata evidente, ma il talento del pilota turco potrebbe rivelarsi un’arma vincente per il team.
Le prestazioni di Aprilia e il camuffamento aerodinamico
In questo scenario competitivo, Aprilia ha rubato la scena, con Raul Fernandez che ha mostrato tempi di pista impressionanti, seguito da Marco Bezzecchi. La moto di Bezzecchi era dotata di un camuffamento per nascondere le nuove forme aerodinamiche, suggerendo che la casa di Noale ha in serbo importanti aggiornamenti in questo settore. Anche Jorge Martin, ex campione del mondo, ha fatto il suo ritorno, ma le sue prestazioni sono state ancora in fase di adattamento.
La situazione in casa Ducati
Per quanto riguarda Ducati, la situazione è più complessa. Lo sviluppo della moto è stato affidato a Pecco Bagnaia e al suo fratello Alex, in assenza di Marc Marquez. Le due Ducati del team Gresini si sono comportate bene, con Niccolò Bulega che ha ottenuto un ottimo ottavo posto, dimostrando un buon adattamento alla nuova moto. Bagnaia, sorprendentemente soddisfatto, ha commentato positivamente le migliorie apportate, sottolineando un significativo miglioramento nel grip posteriore, nella frenata e nell’inserimento in curva.
Le dichiarazioni di Bagnaia
Le parole di Bagnaia durante un’intervista hanno suscitato alcune domande, poiché sembravano riflettere più una soddisfazione misurata che una vera e propria euforia. Il pilota piemontese ha evidenziato come i cambiamenti apportati alla carenatura e le modifiche alle mappature elettroniche abbiano portato a un notevole progresso nella sua moto, lasciando intendere che le aspettative per la stagione sono elevate.
Altri protagonisti e dettagli inaspettati
Un altro pilota da tenere d’occhio è Pedro Acosta, che ha mostrato buone prestazioni, insieme a un Maverick Vinales rinvigorito. Entrambi hanno evidenziato come le modifiche aerodinamiche siano state fondamentali per il loro sviluppo. Tuttavia, Acosta ha avvertito che c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere i livelli più alti del campionato.
I test hanno rivelato anche alcuni dettagli particolari, come le carene commemorative realizzate da Ducati per il centenario del marchio, che richiamano modelli storici come la 750 Imola del 1972. Infine, è stato un piacere vedere Celestino Vietti debuttare nella massima serie, girando sulla Ducati GP25 del team VR46, in assenza dell’infortunato Franco Morbidelli.
Il prossimo appuntamento per i test è fissato a Sepang alla fine di gennaio, dove ci si aspetta ulteriori sviluppi e sorprese in vista dell’inizio della stagione.





