Cina all’attacco delle flotte aziendali: Omoda e Jaecoo sfidano l’Europa.

Sono arrivati due nuovi loghi nei piazzali delle flotte aziendali italiane.

Omoda e Jaecoo, due marchi che iniziano a spuntare tra le opzioni dei fleet manager e nei listini del noleggio.

La domanda sorge spontanea:

un’opportunità o un rischio mascherato da risparmio?

Ne abbiamo parlato con Auto No Problem, società italiana specializzata nel noleggio a lungo termine e nella consulenza per la gestione delle flotte aziendali.

Un punto di vista pragmatico: “Non è una questione di se i brand cinesi entreranno a far parte delle flotte, ma di come gestire il cambiamento”.

I numeri che cambiano il panorama

Nel 2024 l’Europa ha registrato un +327€ delle immatricolazioni di auto cinesi. Con il rallentamento di Stellantis e il pricing aggressivo dei competitor cinesi, i nuovi brand stanno guadagnando campo, soprattutto nel canale business.

Una strategia ben chiara: colpire dove il mercato è più vulnerabile e il settore delle flotte aziendali, oggi, è una di quelle.

Infatti il costo medio di gestione (TCO) delle flotte aziendali è cresciuto del 10% su base annua, ed è in questo scenario che brand come Omoda e Jaecoo iniziano il loro gioco: prezzo aggressivo, ricche dotazioni e garanzie estese.

Chi sono davvero Omoda e Jaecoo?

Due nuovi marchi del gruppo Chery, primo esportatore cinese di auto da oltre 20 anni. Il loro piano è chiaro: entrare in Europa non da low-cost ma da outsider, combinando lo stile europeo alla tecnologia asiatica.

Ma vediamo le vetture nel dettaglio

Omoda: un lato urbano e tecnologico. Crossover compatti con design futuristici e soluzioni pensate per un pubblico metropolitano. Disponibili Mild Hybrid, con ADAS completi e cruscotto digitale.

Jaecoo: più imponente e con un look premium. Trazione integrale, assetto rialzato, materiali più raffinati e orientamento professionale per settori con esigenze di mobilità mista (strada, cantieri ecc..).

Il rischio calcolato delle flotte

“Un nuovo brand comporta inevitabilmente un margine di rischio. Ma se la scelta viene effettuata all’interno di un contratto a lungo termine, con garanzie e coperture totali, allora quel rischio si riduce e diventa quantomeno gestibile”, spiegano da Auto No Problem.

Il noleggio a lungo termine infatti, permette di scaricare il rischio sull’operatore e non sull’azienda del cliente.

Il mondo delle flotte aziendali sta cambiando, i fleet manager non cercano più solo l’auto conosciuta. Vogliono numeri concreti, TCO sotto controllo e soluzioni flessibili.

Omoda e Jaecoo in questa logica stanno trovando un varco.

Un limite da non sottovalutare: la rete di assistenza

Sicuramente la rete di assistenza rappresenta il tallone d’Achille.

Oggi infatti in Italia ci sono meno di 50 punti di assistenza Omoda e Jaecoo. Per un azienda, soprattutto se con più sedi, questo può diventare un problema reale.

La Brand Awarness inoltre non è ancora sviluppata e ad oggi non esistono stime sul valore residuo di queste vetture.

Fino a qualche tempo fa, scegliere un’auto cinese per una flotta aziendale sarebbe stato azzardato e rischioso.

Oggi non è così. Con la giusta consulenza e contratti a noleggio a lungo termine ben costruiti queste vetture possono diventare una bella alternativa, soprattutto per le PMI che vogliono proteggere i propri margini.

Il futuro delle flotte non è scritto nei listini di ieri ma nei numeri di domani – anche se arrivano da lontano.

Leggi anche