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Un avvio difficile per il mercato dei veicoli industriali
Il 2025 si apre con un segno negativo per le immatricolazioni dei veicoli industriali con massa totale a terra (MTT) superiore a 3,5 tonnellate. Questo trend, già evidente nei mesi precedenti, ha suscitato preoccupazione tra gli operatori del settore e le istituzioni. I dati più allarmanti riguardano i veicoli oltre le 16 tonnellate, che rappresentano una porzione significativa delle vendite, con oltre l’89% del mercato. La flessione di oltre il 10% in questo segmento, e in particolare del 17% per i trattori stradali, è un campanello d’allarme che richiede attenzione immediata.
Analisi dei dati di immatricolazione
Secondo le statistiche del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, elaborate dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, il mese di gennaio 2025 ha registrato una contrazione del mercato pari al -13,7%, con sole 2.570 immatricolazioni rispetto alle 2.900 dello stesso mese dell’anno precedente. I segmenti dei veicoli leggeri e medio-leggeri hanno subito cali significativi, rispettivamente del -35,1% e del -34,9%. Anche i veicoli pesanti, con massa uguale o superiore a 16 tonnellate, hanno visto una flessione del 10,1%, con 2.292 unità immatricolate.
Implicazioni economiche e rischi futuri
Le difficoltà del mercato dei veicoli industriali non sono sorprendenti, considerando il contesto economico complesso. Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, che potrebbero portare all’introduzione di dazi, rappresentano un ulteriore rischio per l’export italiano. Un eventuale calo della produzione industriale potrebbe avere ripercussioni significative sulla domanda di trasporto. È cruciale che l’Unione Europea lavori per evitare una guerra commerciale, promuovendo un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti e sostenendo la crescita economica degli Stati membri.