Opel sta sfoderando la sua serie di motori silenziosi “Whisper Diesel” di nuova generazione per la Mokka e Insignia, che sono stati dichiarati essere i diesel Opel più economici, rifiniti e silenziosi finora.
Per la Opel Mokka, i clienti vengono viziati con un CDTI da 1,6 litri con potenza di 136 cavalli e 320 Nm di coppia nel piccolo crossover. Queste cifre surclassano il motore precedente CDTI da 1,7 litri. Questa auto raggiunge i 100 km/h in 9,9 secondi, e anche se non sorpasserete una GTI, è ancora mezzo secondo più veloce del precedente 1,7 litri.
La Opel Insignia, cioé la berlina di medie dimensioni viene resa appetibile con un turbodiesel da 2 litri da 170 cavalli e 400 Nm di coppia tra 1.750 e 2.500 giri. Il motore vanta il 14% di coppia in più rispetto al modello precedente, ma dovrà trangugiare ancora la stessa quantità di carburante diesel rispetto al passato.
Già entrambi i nuovi motori rispettano le severe norme Euro 6 per le emissioni CO2 che sono già alla pari con i normali motori a benzina. Il nuovo diesel da 1,6 litri è stato già lanciato nei modelli Opel Zafira e Meriva.
Due dei principali protagonisti per le prestazioni forti e rispettose dell’ambiente di entrambi i motori sono il turbo VGT (turbina a geometria variabile) e il sistema di iniezione di carburante ad alta pressione common rail. Gli iniettori, capaci di fornire carburante a 2.000 bar e fino a 10 iniezioni per ciclo di cilindro, assicurano alta
potenza migliorando l’atomizzazione del carburante e un’efficiente miscela con la presa d’aria. Il VGT della Insignia ha un attuatore elettrico per la turbina a geometria variabile, conferendo una risposta d’accelerazione del 20% dell’attuatore pneumatico.
In parole povere, i nuovi motori sono molto più rispondenti, e in aggiunta, molto più vivaci.
I nuovi motori, inoltre, girano a 5 db in meno dei normali motori e gli ingegnieri si sono impegnati ad assicurare un’esperienza silenziosa, sia in moto che in sosta. Ed è questa la ragione per cui la Opel ha chiamato questi motori diesel “Whisper”.
