Perché le seconde guide di Verstappen faticano a brillare in Red Bull?

Cosa rende Max Verstappen così speciale rispetto alle seconde guide della Red Bull? Scopriamo insieme le dinamiche nel team.

Max Verstappen è un nome che evoca trionfi e record in Formula 1. Tuttavia, emerge un interrogativo: cosa accade alle sue seconde guide? Vi è un significativo divario tra i risultati di Verstappen e quelli dei suoi compagni di squadra. Si tratta esclusivamente di talento o ci sono fattori più complessi coinvolti? Questo articolo esplora il mistero delle seconde guide in Red Bull e le difficoltà che incontrano nel seguire le orme del campione olandese.

Il divario tra Verstappen e le seconde guide

Verstappen ha conquistato ben quattro titoli mondiali, mentre i suoi compagni di squadra faticano a ottenere risultati comparabili. Czech Perez, per esempio, ha avuto momenti brillanti, specialmente all’inizio della stagione, ma non è riuscito a mantenere la consistenza necessaria per avvicinarsi al livello di Max. I dati mostrano che Verstappen ha ottenuto 119 podi e 66 vittorie alla guida della Red Bull, numeri significativi che evidenziano la sua superiorità. Le seconde guide come Perez, Gasly e Albon non hanno mai raggiunto prestazioni simili. In particolare, Gasly ha deluso, mentre Albon ha mostrato segni di miglioramento, ma non sufficienti per essere considerato al pari di Verstappen.

Un fattore determinante a favore di Verstappen è il modo in cui la monoposto è progettata. La Red Bull è costruita attorno al suo stile di guida, conferendogli un vantaggio tecnico che i suoi compagni non possono replicare. Questa situazione solleva interrogativi su come sia possibile competere quando la vettura è pensata per un altro pilota.

Le esperienze di Albon e la questione della macchina

Alex Albon, attuale pilota della Williams, ha condiviso la sua esperienza in Red Bull. Durante un podcast, Albon ha rivelato le sue difficoltà nel comprendere come Verstappen ottenesse performance così costanti, nonostante le sfide legate alla macchina. Albon ha dichiarato: “Ho capito la sua velocità pura e perché la vettura che guida è così veloce.”

Queste osservazioni mettono in evidenza che gli sviluppi della macchina erano sempre orientati a favore di Verstappen. Dopo il passaggio alla Williams, Albon ha riscontrato una vettura più stabile, ma ha comunque faticato a entrare nel podio. La stabilità della nuova monoposto, secondo le sue dichiarazioni, lo ha costretto a perdere tempo in alcune curve.

Il futuro delle seconde guide e la sfida di emulare Verstappen

Le recenti performance di Lawson e Tsunoda hanno confermato le difficoltà di entrare nei top 10. La realtà è che lo stile di guida di Verstappen è unico, mentre le seconde guide della Red Bull stanno lottando per trovare il loro ritmo in questo contesto di successo. L’interrogativo rimane su come possano migliorare.

Non si può ignorare l’importanza della cultura del team, delle strategie di sviluppo e della psicologia del pilota. Si tratta di un insieme complesso, e le seconde guide devono affrontare non solo il talento di Verstappen, ma anche un sistema che sembra favorire lui rispetto agli altri.

In conclusione, il cammino delle seconde guide in Red Bull è costellato di sfide. Mentre Max continua a dominare, sarà interessante osservare se i suoi compagni di squadra riusciranno a trovare la propria strada e a farsi sentire nel paddock.

Scritto da Staff
Leggi anche