Lamborghini è da sempre una casa automobilistica capace di osare e di andare contro corrente lo testimoniano le sue auto più celebri, elementi di rottura con il concetto più classico di Supercar, veloci ma anche arroganti nel senso più bello del termine, questo concetto sembra essersi attenuato in tempi recenti e un esempio di ciò è anche la nuova Concept Manifesto.
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Lamborghini Manifesto: il design sopra a tutto
Lamborghini Manifesto, già nel nome fa alludere ad un manifesto identitario del marchio, ci si aspetta quindi un richiamo alla storia ed al modo di essere e vivere Lamborghini, seguendo le orme di Ferruccio e di chi la Lamborghini l’ha plasmata ad immagine e somiglianza del fondatore con figure come Marcello Gandini e Paolo Stanzani, senza dimenticare Giampaolo Dallara.
Tutto questo però deve essere portato nel 2025 e a guardare quest’auto si è sempre più convinti che l’elemento principe sia il design, i fari anteriori triangolari, firma di Lamborghini negli ultimi tempi, e le pinne posteriori utili ovviamente all’aerodinamica.
La carrozzeria poi scorre sinuosa senza picchi stilistici che fanno gridare “WOW” ma piuttosto si apprezza la pulizia ma allo stesso tempo si rimane scettici perchè oggettivamente ci si sarebbe aspettati qualcosa di più.
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Che futuro attendersi?
La domanda che arriva dopo averla osservata è legata anche al futuro del marchio, si resta con il dubbio del futuro ed il timore che Lamborghini non voglia osare più ma al contrario preferisca la sicurezza della modernità.
Il rischio più grande è quello di perdere l’essenza di Lamborghini e se ciò si dovesse verificare significherebbe molto in negativo. Il termine omologazione in Lamborghini non è mai esistito e trovarselo dinanzi a 62 anni dalla nascita sarebbe davvero un terribile colpo al cuore.









