McLaren ha annunciato ufficialmente una nuova hypercar ibrida, più di dieci anni dopo la P1. Nell’era dell’elettrificazione, McLaren vuole continuare a sviluppare le sue tecnologie ibride. L’azienda di Woking ha annunciato che creerà un nuovo V8 ibrido, in vista di una futura hypercar.
McLaren annuncia la sua nuova hypercar ibrida plug-in
Recentemente, McLaren ha presentato una supercar ibrida plug-in, la Artura, e una hypercar ibrida, la Speedtail. Ma il costruttore vorrebbe offrire una discendente della formidabile P1, uscita sul mercato 11 anni fa. Il marchio collaborerà nuovamente con Ricardo, il produttore britannico che ha sviluppato il motore V8 della P1.
“Il nostro nuovo propulsore ibrido V8 ad alte prestazioni sarà parte integrante della gamma di prodotti McLaren di prossima generazione, offrendo le migliori prestazioni della categoria e un coinvolgimento entusiasmante del conducente”, ha dichiarato Michael Leiters.
“Questo nuovo accordo con Ricardo è quindi una parte importante della nostra strategia Future of Performance. Si basa sul rapporto di lunga data tra le due aziende britanniche”, ha continuato il CEO di McLaren Automotive.
L’uscita di questa nuova “Ultimate Series” nel 2026?
Questo motore dovrebbe pesare il 70% in meno rispetto agli attuali motori del marchio. Dovrebbe quindi essere montato su una vettura della Ultimate Series, la gamma più eccezionale di McLaren.
Ricardo, che ha sede a 50 miglia da Woking e ha fornito oltre 30.000 motori in 12 anni, è ansiosa di lavorare al nuovo modello. Si dice che la data di uscita sia il 2026.
“Siamo estremamente soddisfatti di aver ottenuto questo nuovo contratto di fornitura di motori con McLaren Automotive per la loro prossima generazione di propulsori V8 ad alte prestazioni, che estende il rapporto a lungo termine tra le due aziende al prossimo decennio”, ha dichiarato Graham Ritchie, CEO di Ricardo.
“Come McLaren, Ricardo vanta una comprovata esperienza di eccellenza ingegneristica, fornendo tecnologia ad alte prestazioni e i più alti standard di qualità del prodotto, supportati dalla catena di fornitura a monte”.
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