Nissan lancia il piano Re:Nissan per tornare alla redditività entro il 2026

Il nuovo CEO Ivan Espinosa annuncia un piano drastico per affrontare la crisi finanziaria

Il piano Re:Nissan e la crisi aziendale

Nissan ha recentemente annunciato un piano di ristrutturazione ambizioso, denominato Re:Nissan, con l’obiettivo di tornare alla redditività entro l’anno fiscale 2026. Questo piano, presentato dal nuovo CEO Ivan Espinosa, prevede il taglio di circa 20.000 posti di lavoro, pari al 15% della forza lavoro globale, e la chiusura di sette stabilimenti produttivi entro il 2027. La decisione arriva in un momento critico per l’azienda, che ha affrontato una grave crisi finanziaria a partire dal novembre 2018, quando l’ex presidente Carlos Ghosn è stato arrestato a Tokyo.

Impatto della crisi e strategie future

La crisi ha avuto ripercussioni significative su Nissan, con un calo della fiducia degli investitori e una diminuzione delle vendite, in particolare in Europa e Nord America. Espinosa ha sottolineato l’importanza di abbandonare la precedente strategia orientata al volume, per concentrarsi su un modello più snello e redditizio. Il piano Re:Nissan non solo prevede tagli drastici, ma anche una ristrutturazione delle attività produttive, con una particolare attenzione alla riduzione della complessità dei componenti fino al 70%.

Chiusure e ristrutturazioni globali

Tra le chiusure annunciate, spicca la decisione di chiudere le operazioni in Argentina e la cancellazione di un progetto per una nuova fabbrica di batterie in Giappone. Negli Stati Uniti, Nissan ha comunicato la riduzione dei turni in tre stabilimenti, con l’obiettivo di ridurre la produzione del 25%. Anche in Cina, la chiusura della fabbrica nella provincia di Jiangsu è stata motivata dall’intensificarsi della concorrenza nel settore dei veicoli elettrici. In Europa, la chiusura dello stabilimento di Barcellona ha già comportato il licenziamento di circa 3.000 lavoratori.

Prospettive economiche e sfide future

Nonostante i risultati finanziari per l’anno fiscale 2024 mostrino ricavi totali di circa 76 miliardi di euro, Nissan ha chiuso l’anno con una perdita netta di circa 4 miliardi di euro. Le previsioni per l’anno fiscale 2025 rimangono incerte, soprattutto a causa dei potenziali effetti dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Inoltre, non sono previsti dividendi per gli azionisti né per il 2024 né per il 2025. La sfida per Nissan sarà quella di ripristinare la fiducia degli investitori e migliorare la propria posizione nel mercato globale, mentre si prepara ad affrontare un futuro incerto.

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