Segnali di Ripresa nel Mercato Automobilistico Italiano: Cosa Aspettarsi nel 2024

Settembre 2024 segna una ripresa significativa nel mercato automobilistico italiano, caratterizzata da nuove tendenze e marchi emergenti che stanno rivoluzionando il settore.

Il mercato delle automobili in Italia ha finalmente mostrato segnali di ripresa dopo un periodo di difficoltà. A settembre, le vendite hanno registrato un incremento, con un totale di 126.679 unità vendute, segnando un aumento del 4,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa crescita, sebbene modesta, interrompe un trend negativo che si protraeva da quattro mesi. Tuttavia, è importante considerare che tale risultato è influenzato da un confronto con un settembre piuttosto debole e dal fatto che il mese ha beneficiato di un giorno lavorativo in più.

Se si analizza il dato annuale, la situazione rimane preoccupante: da gennaio a settembre, le immatricolazioni ammontano a 1.167.437 auto, un calo di quasi 35.000 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, corrispondente a una diminuzione del 2,9%. Comparando questi dati con il 2019, ultimo anno pre-pandemico, emerge un divario ancora più significativo, con 300.000 auto in meno nelle registrazioni.

Le marche in evidenza

Nel mese di settembre, Fiat ha riconquistato la posizione di leader nel mercato, con 12.326 immatricolazioni, un incremento sorprendente del 35,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Seguono Toyota, con 9.986 unità (+2,9%), e Volkswagen, che ha registrato 9.572 vendite (-1,9%). Questo scenario evidenzia la resilienza di alcuni marchi, mentre altri lottano per mantenere la propria quota di mercato.

Marchi emergenti e performance

Tra i marchi in rapida crescita, BYD si distingue con un impressionante balzo del 934%, seguita da Cupra, che ha quasi raddoppiato le vendite (+98%). È degno di nota anche il buon risultato di Alfa Romeo, che ha visto un aumento del 38,9%. Altri marchi come Citroen e MINI hanno registrato incrementi significativi, rispettivamente del 197% e del 42,5%. D’altro canto, marchi come Renault, Ford, Volvo e Tesla hanno vissuto significative riduzioni nelle vendite, con cali che superano il 25%.

Analisi dei modelli più venduti

Analizzando i modelli, la Fiat Panda si conferma il veicolo più amato dagli italiani, con 7.671 immatricolazioni. Al suo seguito troviamo la Jeep Avenger, che ha registrato 4.857 vendite, e la Dacia Sandero con 4.138 unità. Nella categoria delle ibride, la Panda e la Panda Grande hanno dominato, con la Toyota Yaris Cross che si è inserita al terzo posto con 3.087 unità. La Jeep Avenger ha brillato in entrambe le categorie, mentre nel segmento delle tradizionali, la Toyota Aygo X ha guidato le vendite a benzina (2.227) e la Volkswagen Tiguan ha registrato 1.028 immatricolazioni diesel.

Le alimentazioni alternative

Per quanto riguarda le auto a GPL, la Dacia Sandero continua a mantenere il primato con 3.738 auto vendute. Nel settore delle elettriche, la Tesla Model Y è risultata la più popolare, con 794 immatricolazioni. Infine, nella categoria delle ibride plug-in, il primo posto è andato alla BYD Seal U DM-i, con 1.836 vendite.

Settembre ha visto un predominio delle auto ibride, che hanno raggiunto il 45,2% del mercato. Le mild hybrid hanno avuto un ruolo centrale, rappresentando il 32,5% del totale, mentre le full hybrid hanno contribuito per il 12,7%. Anche le plug-in hanno registrato una crescita, arrivando all’8,7% grazie agli incentivi aziendali disponibili.

Nonostante questi progressi, il mercato delle auto elettriche pure non ha ancora decollato, attestandosi solo al 5,6% del totale. Questo rappresenta un miglioramento rispetto ai mesi precedenti, ma risulta insufficiente se paragonato ad altre nazioni europee. Si spera che i nuovi incentivi statali, attesi per il 15 ottobre, possano dare una spinta decisiva alle vendite in questo settore. Globalmente, le auto a basse emissioni, incluse quelle elettriche e plug-in, hanno costituito il 14,3% delle immatricolazioni mensili.

In contrasto, le motorizzazioni tradizionali continuano a subire una flessione: le auto a benzina sono scese al 22,7%, il diesel ha raggiunto solo l’8,8%, e anche il GPL ha visto una leggera diminuzione, attestandosi al 9,1%.

Scritto da Staff
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