Recentemente, durante il Salone IAA Mobility 2025, il CEO di Stellantis Europe, Jean-Philippe Imparato, ha acceso i riflettori sulla questione delle utilitarie economiche. Con un solo modello disponibile in Europa sotto i 15.000 euro, la situazione è critica. Questo scenario solleva interrogativi sul futuro della mobilità sostenibile.
Il calo delle utilitarie economiche in Europa
Imparato ha evidenziato un dato allarmante: nel 2019, sul mercato europeo erano disponibili ben 49 modelli di auto economiche. Oggi, quel numero è sceso a un solo modello. Questa riduzione mette in luce una grave mancanza di opzioni per famiglie e giovani, che si trovano a fronteggiare un mercato automobilistico sempre più inaccessibile.
La questione non è solo di natura economica, ma anche ambientale. In Europa, circolano circa 260 milioni di auto, con un’età media superiore ai 12 anni. Questo non solo è un problema di sicurezza, ma contribuisce anche a un incremento delle emissioni inquinanti. Rinnovare il parco auto è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro più sostenibile.
La proposta di Stellantis per il rilancio delle utilitarie
Imparato ha lanciato un appello all’Unione Europea per un cambiamento normativo che permetta di produrre utilitarie mild hybrid a un prezzo contenuto. La proposta è di realizzare vetture con prestazioni adatte alla mobilità urbana, a un costo accessibile. La richiesta è chiara: un’auto ecologica sotto i 15.000 euro rappresenterebbe un grande passo avanti.
Il direttore di Stellantis ha anche sottolineato che la produzione di auto a prezzo ridotto è attualmente ostacolata da normative sempre più stringenti. Tuttavia, l’ispirazione per questa proposta deriva da modelli già adottati in paesi come Giappone e Brasile, dove l’accessibilità delle auto è una realtà. È essenziale non rimanere indietro.
Una visione condivisa per il futuro della mobilità
La proposta di Imparato è sostenuta anche da altre figure importanti nel settore automobilistico, come John Elkann e Luca de Meo. L’idea è che un rinnovamento del 10% del parco auto europeo ogni anno possa portare benefici tangibili in termini di sostenibilità.
Il Salone di Monaco ha messo in evidenza l’importanza della mobilità elettrica e digitale, ma non si possono trascurare le utilitarie tradizionali. Per molte persone, queste auto rappresentano ancora la soluzione più praticabile. È un tema su cui riflettere: come si può rendere la mobilità accessibile per tutti, senza compromettere l’ambiente?