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Le nuove sanzioni per la guida sotto effetto di sostanze
Il recente intervento legislativo del governo ha introdotto modifiche significative al Codice della Strada, in particolare riguardo alla guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti. Le nuove norme prevedono sanzioni più severe per chi viene sorpreso a guidare in queste condizioni. Le multe possono variare da 1.500 a 6.000 euro, e le pene detentive possono arrivare fino a un anno. Inoltre, la sospensione della patente è una conseguenza diretta di tali infrazioni, con la possibilità di revoca in casi gravi. Queste misure sono state pensate per garantire una maggiore sicurezza sulle strade, ma sollevano interrogativi importanti, soprattutto per chi utilizza farmaci psicotropi.
La questione della cannabis terapeutica
Uno dei punti più controversi riguarda l’uso della cannabis terapeutica. La nuova legge non fa distinzioni tra sostanze leggere e pesanti, il che significa che anche chi utilizza cannabis per motivi medici potrebbe trovarsi in difficoltà. Infatti, la modifica all’articolo 187 del Codice della Strada elimina la necessità di dimostrare uno stato di alterazione psico-fisica per essere considerati in violazione della legge. Questo approccio rischia di penalizzare ingiustamente i pazienti che seguono terapie con sostanze psicotrope, creando una situazione paradossale in cui chi è già affetto da patologie potrebbe subire ulteriori danni economici e legali.
Le deroghe e il futuro della normativa
Di fronte a queste problematiche, il ministro Salvini ha recentemente annunciato l’intenzione di creare un tavolo di lavoro per discutere eventuali deroghe per i pazienti in cura. Questa decisione è stata accolta con favore da medici e associazioni di pazienti, che hanno sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza senza penalizzare chi ha bisogno di cure. L’obiettivo è quello di stabilire protocolli chiari che permettano ai pazienti di continuare a guidare in sicurezza, senza temere sanzioni. Tuttavia, resta da vedere se queste modifiche si tradurranno in una modifica legislativa o in una circolare interministeriale, e quanto tempo ci vorrà per implementarle.