Parti del motore: il blisk

Il termine blisk deriva dalla fusione dei due termini inglesi blade ( che significa paletta) e disc ( che significa disco).

Il Blisk

Con blisk, in aeronautica, si intende una nuova tecnologia secondo la quale le palette e il disco di uno stadio rotorico di una turbina a gas sono ottenuti per fusione in un unicum, o lavorati da un solo metallo. Ma, va detto che un blisk può essere ottenuto anche saldando le palette al disco. Il blisk è tutto sommato una innovazione tecnologica recente: i primi esempi risalgono agli inizi degli anni ottanta. In seguito si sono sempre più diffusi, soprattutto per applicazioni nel campo dei rotori di compressori assiali e fan. Un blisk può essere ottenuto con diversi processi: i rotori in titanio sono ottenuti per fresatura di un blocco di materiale: in tali casi si utilizzano macchine a controllo numerico che, asportando il materiale, di fatto scolpiscono il disco e le palette; lo stesso risultato si può ottenere per colata in stampi. Se si ha a che fare con un materiale in superlega, allora è più indicata la lavorazione elettrochimica. Recentemente è stato introdotto il processo della saldatura ad attrito, che prevede la forgiatura separata di dischi e palette che vengono uniti in un secondo momento. Rispetto a un rotore tradizionale, il blisk è costituito da un singolo pezzo, il che significa che pesa di meno, ed è più efficiente. C’è però una controindicazione: in caso di ingestione di corpi estranei nel motore, o in caso di bird strike, le palette si possono danneggiare. Piccoli danni possono essere risolti, mentre danni più estesi, possono richiedere la sostituzione di una o più palette, evento che, nel rotore blisk, comporta la sostituzione completa di tutto l’insieme.

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