Personalizzazione: una macchina unica, sia dentro che fuori

Personalizzare o customizzare. Chiamatelo come volete, ma alla fine parliamo sempre della stessa cosa. Sono in tanti a farlo con la propria macchina. La personalizzazione è consentita, ma sempre nei limiti della legge. Fino a non molto tempo la legge non era molto chiara. Non si è mai capito se era consentito personalizzare l’auto oppure no. Ad ogni modo ora ci si può sbizzarrire. Sterzo, sedili, targa, carrozzeria, motore. Si può customizzare tutto. Tutto dipende anche dalla disponibilità economica.

Per personalizzare un auto è opportuno richiedere gli optional giusti al concessionario quando si acquista la vettura. In questo modo ci sarò maggiore rispetto delle leggi e soprattutto essere coperti dalla garanzia del costruttore. Inoltre si avrebbero consigli da parte dei più esperti per l’abbinamento di colori e materiale.

Personalizzazione interni: lo sterzo

Il volante è uno dei componenti che spesso viene modificato. Così come pedaliera e leva del cambio. Nella maggior parte dei casi, per non dire sempre, si cambiano per una versione sportiva. Bisogna però stare attenti con lo sterzo. Se oltre vent’anni fa era un componente degli interni “nudo”, oggi è altamente tecnologico. Non parliamo di un volante da Formula 1, ma dispone di diverse funzioni. Dalla radio al cruise control. Ma ancora più importante, oggi tutte le automobili presentano l’airbag nel volante.

Un punto estremamente importante. Vitale in caso di incidente. Come tutte le cose sostituite personalmente, anche l’airbag perde di garanzia. Bisogna stare attenti inoltre ai fili che si toccano o si spostano durante la sostituzione. Alla fine potrebbe creare delle sorprese inaspettate durante la guida. Il costo? Decisamente elevato.

Poi volendo si può personalizzare il volante in modo molto più soft. Cambiare la copertura del volante è consentito e soprattutto economico. Spesso anche necessario visto che con il passare degli anni la copertura si usura.

Personalizzazione interni: i sedili

Stesso discorso fatto per lo sterzo, anche per i sedili. Anni fa non disponevano di airbag, oggi ne sono presenti almeno due nei sedili. Anzi no, molti di più. Airbag per i passeggeri, airbag laterali, airbag per le gambe. I sedili, sia anteriori che posteriori, sono stati imbottiti del “cuscino salva vita”. Oltre ad altre tipologie di sensori. Insomma, forse è meglio pensarci due volte prima di mettere mano a ciò che potrebbe salvare la vita. Poi, anche in questo caso il costo è decisamente elevato.

Personalizzazione esterni: la targa

La targa è sempre stato un punto di domanda. Personalizzabile o non personalizzabile? In altri Paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti d’America da diverse decine di anni è possibile personalizzarla. In Italia non c’è mai stata un direttiva precisa. Anzi, la legge era interpretabile. Dal 2010 è stata liberalizzata completamente. A dirlo è l’articolo 100, comma 8 del Codice della Strada. Consentito, ma anche in questo caso seguendo precise direttive.

Per chi fosse interessato a saperne di più il consiglio è di visitare il sito www.normattiva.it. Un portale istituzionale che raccoglie tutte le leggi della Repubblica Italiana.

Per quanto riguarda la targa è consentito personalizzare esclusivamente i caratteri alfanumerici. Obbligatorio mantenere la suddivisione 2 lettere – 3 numeri – 2 lettere. Per effettuare la personalizzazione bisogna fare richiesta alla Motorizzazione Civile compilando un particolare modulo. Il costo dell’operazione mediamente sono di circa 150 euro.

Personalizzazione esterni: la carrozzeria

Personalizzare la carrozzeria è un discorso davvero ampio. Si passa dalla verniciatura, ai cerchi, fino allle aggiunte aerodinamiche. Andiamo con ordine. Partiamo proprio dal colore della carrozzeria. In questo caso c’è ampia libertà essendo esclusivamente un discorso di estetica. Anche stavolta il costo non sarà certamente basso. Sborsati i tanti euro, potrete fare tutto ciò che volete. Dalle linee bianche in stile Viper, fino all’aggiunta di elementi decorativi più strani. Ma se piacciono a voi, allora andrà tutto bene.

Spoiler anteriori e posteriori, minigonne, estrattori. Parliamo delle cosiddette appendici aerodinamiche. Delle costose appendici aerodinamiche. Elementi più utili per l’aerodinamica delle auto da corsa, che per le automobili da utilizzare tutti i giorni. Anzi, a dir la verità possono anche peggiorare l’efficienza della macchina. Non aumentano la potenza, non migliorano la guida. Spesso sono elementi di disturbo.

Per la guida di tutti i giorni pressochè inutili. Ma se vi piacciono, nessuno lo vieta. In Italia in pochi effettuano queste aggiunte. Nella Svizzera interna è invece all’ordine del giorno. Vedere per credere!

Capitolo cerchi. Ecco, in questo caso vengono fatte diverse sostituzioni. Anche stavolta non si hanno dei vantaggi in termini di prestazioni. Si tratta esclusivamente di un elemento decorativo, per farsi vedere un po’ di più. I cerchi sono la prima cosa che molti cambiano della propria autovettura. Nessuna controindicazione da parte della legge. Unico obbligo, che le misure siano nel libretto di circolazione.

Importante fare molta attenzione a quel che riguarda le catene da neve. Se si cambia la misura delle ruote, spesso queste possono non essere compatibili con le catene. Meglio piuttosto cambiare direttamente con le gomme da neve. Il costo? Siate pronti a spendere.

Fa sempre parte della carrozzeria anche la marmitta. Utile? Non utile? Saremmo più per la seconda domanda. Il cambio della marmitta ha la stessa utilità di saper parlare l’eschimese in mezzo all’Amazzonia. Cambia, relativamente, l’estetica della macchina. Alza, di molto, il rumore dello scarico. Diciamocela tutta. Cambiare la marmitta per far più rumore serve solamente a prendersi più insulti dalla gente. Specialmente nelle ore notturne poi. In più, si rischia anche una multa per eccessivo rumore. Modifica davvero relativa, per non dire inutile.

Sempre di carrozzeria si parla quando si vuole ribassare l’assetto. L’intervento in questo caso riguarda gli ammortizzatori, le molle e la barra stabilizzatrice. La tenuta di strada è sicuramente migliore, i kart e le macchine da Formula 1 insegnano, ma ci si muove su un circuito.

Le strade, specialmente quelle italiane, non sono affatto messe bene. Con un assetto ribassato è alto il rischio di toccare sotto, rovinando il pianale. Per non parlare delle buche. Un esempio? Fate un giro sulla Strada Statale della Val Tidone.

Scritto da matteo maggi

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