Quanto resiste un guardrail in caso di incidente?

Il guardrail è un dispositivo di protezione stradale che è stato introdotto sulle strade italiane ed europee per tutelare la sicurezza degli automobilisti in caso di impatto contro di essi. In questo articolo vediamo quanto dovrebbe durare questo dispositivo in caso di incidente.

Quanto resiste un guardrail in caso di incidente?

Il guardrail e la sua sicurezza sono disciplinati dalla normativa europea EN 1317 che obbliga a sottoporre questi dispositivi a crash test basati sulla loro classe prestazionale oltre che ad essere costruiti rispettando specifici parametri.

I crash test vanno dalle auto utilitarie sino agli autoarticolati, per le varie tipologie si valutano parametri differenti, un guardrail a contatto con un’auto deve essere capace di assorbire l’urto mentre se ci va addosso un pullman o un autoarticolato il dispositivo deve essere in grado di contenerlo e reindirizzarlo.

Sono quindi dispositivi studiati per reggere urti davvero elevati e devono essere costruiti per attutirli ed anche per guidare il veicolo che vi ha sbattuto in una direzione di sicurezza. Di conseguenza devono agire come veri e propri salvavita.

I diversi tipi di guardrail

Non bisogna pensare che esista un solo tipo di guardrail ma al contrario ne esistono diversi, ognuno studiato per assorbire uno specifico impatto.

In Europa i livelli di contenimento si dividono in quattro categorie che di seguito riepiloghiamo:

contenimento con angolo basso (livelli T1, T2 e T3)
contenimento normale (livelli N1 e N2),
contenimento più elevato (livelli H1, L1, H2, L2, H3 e L3)
contenimento molto elevato (livelli H4a, H4b, L4a, L4b)

Ogni guardrail deve essere in grado di garantire il corretto livello di resistenza in merito alla strada su cui viene installato, quindi quelli in città possono reggere urti di livello normale, mentre in autostrada si può arrivare ad applicare quelli di contenimento molto elevato, dovendo reggere gli impatti di bus e camion, oltre che delle autovetture.

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