La classifica delle auto più rubate d’Italia: modelli e caratteristiche

Vediamo quali sono le auto più rubate d'Italia secondo la classifica del "Dossier sui furti d'auto" a cura di LoJack Italia.

Il numero delle auto rubate in Italia nel 2020 è diminuito del 24% rispetto al 2019. Tuttavia, già nei primi 5 mesi del 2021 la percentuale è risalita, raggiungendo il +25%. Si registra, inoltre, anche un calo della percentuale di vetture ritrovate, con appena 28mila automobili rinvenute sulle 75mila scomparse. Appena il 37% del totale.

Auto più rubate d’Italia: la classifica

Le informazioni sulle auto più rubate d’Italia sono state analizzate da LoJack Italia e raccolte nel “Dossier sui furti d’auto”. In particolare, LoJack Italia ha ricevuto i dati necessari dal Ministero dell’Interno, approfondendoli attraverso report nazionali e internazionali.

Nella classifica delle auto più rubate d’Italia troviamo principalmente vetture di piccole dimensioni. Queste vengono smontate dalle ruote al motore per la vendita della componentistica.

Al contrario, le auto di grandi dimensioni sono destinate all’estero per la rivendita dell’intero veicolo.

Auto più rubate d’Italia: i modelli

Nella Top 10 delle auto preferite dai ladri d’Italia troviamo al primo posto la Fiat Panda. Nel corso del 2020, infatti, sono state sottratte ai loro proprietari ben 66.110 Fiat Panda, pari all’oltre l’11% del totale. Al secondo posto troviamo la Fiat 500. Nel 2020 si contano circa 6.889 veicoli rubati. In terza posizione, con 5.252 furti, abbiamo la Fiat Punto. La Lancia Ypsilon si guadagna il quarto posto, con 2.930 denunce per furto. La Volkswagen Golf, con 1.491 furti, si garantisce il quinto posto.

Al sesto posto troviamo la Smart Fortwo, con 1.381 denunce. A seguire abbiamo la Renault Clio, con 1.324 estorsioni. La Ford Fiesta, all’ottavo posto, conta 1.138 denunce. L’Opel Corsa, al nono, 821 furti. Infine, all’ultimo posto, abbiamo la Fiat Uno. Con 718 veicoli sottratti, è infatti l’auto che fa meno gola ai malviventi italiani.

Scritto da Giovanna Casale
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