Parlando di acquisto di automobili nuove, in un mercato sempre più in profonda crisi spesso si pensa che la scelta ibrida sia quella più conveniente, che di sicuro offre vantaggi rispetto all’endotermico ma che funge anche da ancora per il passaggio completo all’elettrico dato che il nostro paese non è ancora pronto per una completa transizione. Vediamo se è davvero così vantaggioso.
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Perchè la scelta ibrida nel 2025 è ok
L’universo ibrido comprende diverse tipologie di sistema, le più conosciute sono le mild e le full hybrid poichè sono quelle che le case automobilistiche più famose propongono alla clientela in fase d’acquisto, tuttavia vi sono anche le plug-in e le middle hybrid.
Orientarsi è difficile, diciamo che se si cerca il maggior rapporto prezzo/efficienza allora la scelta deve ricadere sicuramente su una full-hybrid. La minor spesa di acquisto è data da una mild hybrid dove il motore viene spento più di frequente, comportando anche un risparmio di carburante del 15%.
Le middle hybrid appartengono sempre alla categoria delle mild ma sono dotate di un motore elettrico più potente e di una batteria più capiente in termini di carica. Esempi sono la Subaru con il suo nuovo e-Boxer e le vetture commercializzate da Stellantis, quindi 500, nuova 600, Fiat Panda ecc.
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Paura dell’autonomia? Arrivano le range extender
Per chi è ancora colpito dalla “sindrome d’autonomia” e sono molti nel nostro paese scettici su questo aspetto, arriveranno nel corso del prossimo anno vetture dotate del sistema plug-in, quindi accoppiata termico-elettrico dove il termico ha il ruolo di generatore di energia ed interviene in caso di necessità.
Esempi già in commercio sono la Mazda MX-30 R-EV e dal prossimo anno in Europa arriveranno anche i marchi cinesi ed uno dei modelli di ingresso sarà la Leapmotor C10 suv dotato di questo tipo di propulsione.