Moto da cross: caratteristiche e modelli

Le moto da cross hanno il tifo appassionato di tantissime persone. In ambito sportivo, la MX rappresenta uno degli sport in assoluto più spettacolari.

Vediamo cosa intendiamo quando parliamo di moto da cross e quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono dalle altre tipologie di moto.

Che cosa è una moto da cross?

Le moto da cross sono le moto che si usano nella famosa disciplina sportiva motocross, un termine mutuato dalla lingua inglese, dove nasce come composto aplologico delle parole “motorcycle” e “cross-country” e che molto spesso è abbreviato in cross o MX. Le moto da cross, sportive e non, sono fatte per circolare su circuiti sterrati e le gare si svolgono nei crossodromi.

Nelle competizioni sportive le marche hanno generalmente un numero di giri da completare prima della fine oppure in base al tempo si determinano i giri da compiere ( ad esempio 30 minuti + uno o due giri)

Le moto da cross possono correre anche su piste interamente artificiali, caratterizzate dalla presenza di numerosi salti e whoops. Solitamente le gare si tengono nei palazzetti o negli stadi; questo sport è una specialità tipica degli Stati Uniti d’America, ma in questo caso parleremo di competizioni da supercross.

Il motocross è uno degli sport motoristici più spettacolari: le mosse che più riscuotono il favore del pubblico sono salti con la moto in aria praticamente orizzontali oppure col posteriore di “traverso” per aria (detti comunemente scrub); la vera abilità sta nell’atterrare come se niente fosse dopo queste evoluzioni. Molto spettacolari sono inoltre la fase della partenza e la prima curva.

Quali sono le caratteristiche di una moto da cross?

Le moto da cross hanno una cilindrata compresa tra i 50 e i 550 cm cubici. Nel moto cross, sopratutto nei suoi primi anni, la classe 500 era considerata la classe regina. Tuttavia, con l’evoluzione tecnologica nella “classe Open”, sempre meno piloti erano in grado di contenere l’esuberante potenza dei monocilindrici due tempi e portarli al limite. Le 250 divennero quindi più maneggevoli e più veloci e quindi la loro categoria divenne la “premiere class”.

In generale la differenza più grande che intercorre tra le moto è il loro motore, che può essere a due o a quattro tempi . Alle origini, ovvero negli anni precedenti al 1965, tutte le moto erano a 4 tempi, tuttavia con l’evoluzione dei motori a miscela, più leggeri e potenti, i 4 tempi persero la loro posizione di leader, per lasciarla ai due tempi che dominarono le competizioni negli anni Settanta, Ottanta e Novanta.

C’è stata un’ altra notevole evoluzione tecnologica durante i primi anni Ottanta: sulle moto da gara cominciarono a comparire il raffreddamento a liquido, i freni a disco e il monoammortizzatore. Anche le valvole di scarico vennero aggiunte nella prima metà degli anni Ottanta, esse a fine decennio portarono i 125 a livelli di potenza e coppia superiore a 125 attuali. Si cominciarono a preferire i quattro tempi ai due tempi negli anni Novanta, sopratutto negli Stati Uniti, ma questi ultimi, sebbene più leggeri e performanti, erano anche molto più inquinanti, poichè bruciavano olio insieme alla benzina.

Quali percorsi possono effettuare?

Le moto da cross possono essenzialmente attraversare i campi da cross, che sono generalmente abbastanza lunghi (tra i 1.5 e i 2.5 km) e incorporano alcune zone naturali e altre parti come le whoops (dossi artificiali bassi e brevi in rapida successione) fatte dall’uomo o più frequentemente i salti.

Scritto da Gaetano Lagattolla
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