Nuove normative europee per l’industria automobilistica: verso un futuro sostenibile

Il 5 marzo si delineeranno i piani per la transizione verso veicoli a basse emissioni

Il futuro dell’industria automobilistica europea

Il 5 marzo rappresenta una data cruciale per l’industria automobilistica europea, poiché la Commissione Europea presenterà i nuovi piani per la riduzione delle emissioni dei veicoli. Queste normative, che includono il divieto di vendita di auto a benzina e diesel entro il 2035, sono state annunciate dalla presidente Ursula von der Leyen durante il “Dialogo sul futuro dell’industria automobilistica europea” a Bruxelles. Questo incontro riunisce rappresentanti politici, aziende e sindacati per discutere le regole della mobilità del futuro.

Transizione verso la mobilità sostenibile

Il piano d’azione che verrà presentato dal commissario Apostolos Tzitzikostas si concentrerà su una transizione pulita e sulla semplificazione normativa. Le discussioni si focalizzeranno su aspetti cruciali come la catena del valore industriale, le tecnologie digitali e le competenze necessarie per affrontare questa sfida. Tuttavia, permangono interrogativi su come verranno gestite le multe e il phase-out dei motori termici, con la Commissione che sembra aperta a compromessi sugli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Equità e pragmatismo nella transizione

Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza di un approccio equo e pragmatico, considerando che alcuni costruttori hanno già investito per raggiungere i target di emissioni. La presidente ha ribadito l’obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035, ma ha aperto a un approccio tecnologicamente neutrale, che potrebbe includere l’uso di e-fuel. Questo segnale indica che non si punterà esclusivamente sulle auto elettriche, ma si considereranno anche alternative come la benzina sintetica.

Il ruolo dell’industria automobilistica

Ola Kallenius, amministratore delegato di Mercedes-Benz e presidente dell’ACEA, ha dichiarato che l’industria automobilistica dell’UE è impegnata nella transizione verso una mobilità a zero emissioni. Tuttavia, ha avvertito che il successo di questa trasformazione dipenderà dalla capacità di renderla guidata dal mercato e dalla domanda. Il prossimo piano d’azione dovrà quindi basarsi su queste premesse, eliminando le strozzature e introducendo la flessibilità necessaria per garantire una transizione efficace.

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