La sfida dell’autonomia nei veicoli elettrici
Quando si parla di mobilità elettrica, l’autonomia rappresenta uno dei temi più discussi, specialmente per veicoli di grandi dimensioni come pick-up e SUV. Mentre le berline e le auto compatte elettriche hanno superato la soglia psicologica dei 400 km di autonomia reale, i modelli più grandi devono affrontare sfide significative legate al peso e alla capacità delle batterie. Le batterie più capienti, sebbene offrano maggiore autonomia, comportano anche costi più elevati e tempi di ricarica più lunghi, rendendo necessaria l’innovazione nel settore.
Il ritorno di Scout e la tecnologia range extender
Il marchio Scout, parte del Gruppo Volkswagen, sta cercando di risolvere questi problemi investendo nella tecnologia range extender. Questo approccio consente di combinare un motore elettrico con un motore a benzina, che funge da generatore per ricaricare la batteria durante il viaggio. I nuovi modelli, il pick-up Terra e il SUV Traveler, sono progettati per affrontare terreni difficili e carichi pesanti, mantenendo al contempo un’autonomia competitiva. Con una batteria da circa 120 kWh, i modelli standard promettono fino a 560 km di autonomia, che può salire a circa 800 km con l’aggiunta del motore Harvester.
Prestazioni e produzione dei nuovi modelli
Le prestazioni dei nuovi veicoli Scout sono impressionanti. Il pick-up e il SUV sono in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 3,5 secondi nella versione elettrica, mentre con il range extender il tempo aumenta a 4,5 secondi. Questo è un risultato notevole per veicoli di queste dimensioni. Inoltre, la produzione dei nuovi modelli inizierà a fine 2027 in un nuovo stabilimento in South Carolina, che creerà oltre 4.000 posti di lavoro e avrà una capacità produttiva di 200.000 veicoli all’anno. Questo investimento di 2 miliardi di dollari rappresenta un passo significativo verso l’innovazione nel settore della mobilità elettrica.