Cause revoca patente guida

Revoca, sospensione o ritiro?
Quali infrazioni determinano la revoca della patente

Quando si parla di patente si usando indistintamente termini come revoca, ritiro e sospensione, ma in realtà questi stanno a significare cose ben diverse. Ecco quali sono le cause di revoca della patente di guida.

La revoca della patente è disposta dall’ufficio competente della motorizzazione, per motivi che possono essere relativi alla perdita dei requisiti necessari per essere in possesso della patente, oppure per motivi di condotta.

La patente è revocata, per la perdita dei requisiti, nei seguenti casi:

– Quando si perdono, in maniera permanente, i requisiti fisici e psichici richiesti;
– Quando, alla revisione della patente, il titolare non risulta più idoneo:
– Quando la patente è sostituita con una di uno Stato estero

Qualora la perdita dei requisiti psicofisici fosse temporanea, al loro recupero si può richiedere una nuova patente che terrà conto della carriera automobilistica precedente: non si viene considerati, ad esempio, neopatentati.

La revoca per motivi di condotta è revocata nei seguenti casi:

– Quando si circola durante il periodo di sospensione;
– Quando si percorre contromano un’autostrada o una strada extraurbana;
– Quando si guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti un veicolo con massa superiore alle 3.5 tonnellate;
– Quando si è recidivi nel superamento di oltre i 60 km/h i limiti di velocità;
– Quando si è recidivi nella guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe

In casi come questi la revoca ha durata di due o tre anni (dipende dal tipo di infrazione) e solo dopo la scadenza di questo periodo può essere richiesta una nuova patente.

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