Chang International Circuit: mappa, dettagli e caratteristiche

Il Chang International Circuit è un giovane circuito del panorama mondiale, ma sembra già a buon punto per lasciare il segno nel nostro immaginario.

La location è quella del sud est asiatico, in particolare la Thailandia. Qui, nella provincia del Buriram, sorge l’omonimo circuito denominato Buriram International Circuit. Un giovane circuito nato nel 2014, ancora ha molto da dare all’automobilismo, ma già le diatribe sul suo nome promettono molto bene.

Chang o Buriam: il nome problematico

Per capire i problemi dietro il nome Chang International Circuit, bisogna fare un passo indietro e capire per cosa sta quel Chang. La Chang Beer è una delle più famose birre del paese asiatico, tanto da divenire lo sponsor ufficiale del circuito.

Tuttavia, date alcune leggi in particolari della Francia e del Qatar, non è possibile sponsorizzare con il nome di alcolici un tracciato. Questo in quanto ritenuti dannosi per la salute e non pubblicizzabili. Lo stessa ragione che spinse anni fa all’eliminazione di ogni sponsor legato al tabacco dalle monoposto di Formula 1. L’iconica scritta bianco su rosso Marlboro fu rimossa dalla Ferrari con questa decisione.

Dunque seguendo queste regole, in ogni documentazione ufficiale della FIM, Fédération Internationale de Motocyclisme, il circutio viene denominato Buriram International Circuit e non Chang International Circuit.

Competizioni ospitate

Nonostante la giovane età, il circutio è già diventato una tappa fissa del campionato mondiale di Superbike sin dal 2015. In questi anni di corse Superbike, il pilota britannico Jonathan Rea più di tutti si è dimostrato in completa sintonia con il circuito.

Nel 2018 inoltre la motoGP ha confermato la sua presenza per almeno tre anni sul circuito, dando un altra spinta al giovane Chang International Circuit tra i più importanti appuntamenti.

Caratteristiche tecniche

Il circuito thailandese si snoda per 4554 metri esatti, con 12 curve e 3 rettilinei. Il terzo di questi raggiunge la launghezza di un chilometro ed è qui che le moto impegnate nella corsa raggiungono le velocità maggiori in assoluto.

Scritto da mauro armadi
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