Multe: come pagare

Le multe o sanzioni sono una nota dolente che colpisce tutti coloro che infrangono delle normative specifiche, hanno un regime regolatorio dedicato.

Quante volte ci si è ritrovati a contatto con le tanto odiate multe, quelle sanzioni dovute a specifiche violazioni delle normative che non guardano in faccia a nessuno e puniscono senza esclusione di colpi. Ma in merito all’argomento multe tanti sono gli interrogativi che vengono in mente e che vogliono essere soddisfatti, proviamo a rispondere a qualche domanda ed a tentare di chiarire qualche dubbio in merito a questo argomento che ingloba un universo abbastanza vasto fatto di regole e discipline a cui attenersi, pena, appunto, la sanzionabilità inevitabile.

Come pagare le multe

Iniziamo dal lato più bollente della questione, ossia il pagamento in senso stretto della multa. Le metodologie poste al servizio del pagamento sono molteplici, in maniera tale da poter incontrare e soddisfare le esigenze del singolo. La ‘classica’ multa recapitata al proprio indirizzo attraverso il sistema della notifica presenta in allegato dentro la busta a corredo, un bollettino di conto corrente postale già precompilato atto al pagamento della multa, sarà sufficiente recarsi alla posta con tale bollettino e pagare in maniera semplice la cifra spettante. Esistono altresì ulteriori mezzi di pagamento, per andare incontro alle esigenze di coloro che non si recano volentieri presso gli uffici postali ed utilizzano altri mezzi. Innanzitutto uno dei mezzi che ha preso sempre più campo per quanto riguarda il pagamento delle multe è il bonifico bancario, aiutato come mezzo dalla sempre più massiccia diffusione delle app per smartphone attraverso cui poter gestire e disporre del proprio denaro (in pratica qualsiasi banca da la possibilità di gestire attraverso lo smartphone il proprio conto corrente); ovviamente, sempre in linea con le moderne tecnologie, non può mancare la possibilità di pagare le multe attraverso uno specifico servizio on line ufficiale. Insomma onorare il pagamento di una multa è un’operazione che è possibile effettuare in molteplici modi, ognuno in linea col proprio modo di fare.

Come arrivano a casa

Una volta che abbiamo ‘avvistato’ ben posizionato sotto ad uno dei tergicristalli della nostra auto, un piccolo foglietto di colore variabile a seconda del comune di appartenenza (talvolta giallo, talvolta bianco, oppure anche celeste o rosa etc..) possiamo star certi che riceveremo presto a casa nostra le informazioni specifiche su quella che è stata la nostra violazione sanzionabile. Nel giro di qualche giorno riceveremo a casa nostra una busta generalmente di colore verde o bianco, che riporta come mittente il corpo di Polizia Municipale del comune in cui abbiamo violato le norme del Codice della Strada, tale busta necessita di attestazione tramite firma dell’avvenuta consegna (onde evitare che il destinatario sostenga di non averla mai ricevuta). Tale busta è definita, come già accennato sopra, ‘notifica‘ e contiene diverse pagine stampate, una con le indicazioni specifiche della violazione, una con le indicazioni riguardanti il pagamento ed un bollettino precompilato di conto corrente postale attraverso cui poter pagare la multa presso l’ufficio postale più comodo per noi.

Come si calcolano i cinque giorni

Ormai da diverso tempo i comuni di tutta Italia (allo scopo di contenere la massiccia evasione al pagamento delle sanzioni) offrono la possibilità di pagare le multe entro un determinato periodo di tempo con un importo delle stesse ridotto del 30%, tale periodo è universalmente riconosciuto in 5 giorni. Ma qui la domanda sorge spontanea: da quando si calcolano i 5 giorni? In buona sostanza se chi vuol pagare usufruendo della riduzione quando può farlo? Proviamo a chiarire questo importante dubbio.

Esiste una regola generale che chiarisce in maniera limpida il dubbio; intanto si tratta di 5 giorni lavorativi, quindi un termine che va a cadere nelle giornate di sabato, domenica o festivo slitta al primo giorno lavorativo successivo utile. I famosi 5 giorni vanno contati dalla ricezione della notifica a casa (che, ricordiamo, necessita di firma comprovante l’avvenuta consegna), quindi ad esempio se riceviamo la notifica presso il nostro indirizzo di lunedì, per usufruire della riduzione del 30% dovremmo provvedere al pagamento della sanzione entro il venerdì della stessa settimana. Se invece la notifica ci viene recapitata di martedì la scadenza dei 5 giorni prevista per il sabato della stessa settimana slitta direttamente al lunedì (primo giorno lavorativo utile); alla stessa maniera se la scadenza cade in giorno festivo.

Come fare ricorso

Ci sono dei casi in cui può capitare di ritenere ingiusta o non corretta la multa ricevuta e vogliamo esporre le nostre tesi in merito. Come è possibile contestare una multa allora? Molto semplicemente attraverso l’istituto del ricorso, specificando le proprie motivazioni a corredo della tesi della non validità della multa. Attenzione però che i termini per muoversi in tal senso non sono ampi, nello specifico si tratta di 60 giorni dalla data di ricezione della notifica o dalla contestazione (che ha validità nel caso in cui il guidatore è presente al momento della contestazione stessa); il ricorso può essere presentato attraverso due canali fondamentali, sotto forma di lettera raccomandata A/R direttamente al Prefetto del comune di appartenenza o al corpo della Polizia Municipale del comune in cui si è verificata l’infrazione. I termini per il pagamento vengono, ovviamente, bloccati fino alla pronuncia definitiva sulla validità della contestazione.

Le multe possono essere oggetto di contestazione su diversi fronti, che vanno a minare la validità del provvedimento amministrativo, si tratta dei cosiddetti ‘vizi di forma’, ossia in parole povere delle pecche riguardanti la stesura della contestazione, fino ad invalidarla in casi specifici. Uno di questi è ad esempio una errata indicazione delle generalità del proprietario, oppure una errata indicazione del veicolo protagonista del provvedimento sanzionatorio; la mancanza di indicazioni importanti come data, ora o luogo della violazione diventano motivi invalidanti importanti in questo senso, come può esserlo anche la mancanza di una specifica esposizione dei fatti o la mancata indicazione delle autorità competenti per quanto riguarda, appunto, l’eventuale ricorso alla contestazione.

In taluni casi particolari interpellare un buon avvocato, nel caso in cui si ritengano veramente valide le proprie motivazioni al ricorso, può rivelarsi un’arma efficace per la tutela dei propri diritti riguardo le leggi stradali.

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