Caro benzina: ecco fino a quando avremo i prezzi ribassati

Caro benzina, la proroga del ribassamento dei prezzi, con la relativa riduzione delle accise, durerà sino al 21 agosto.

Il caro benzina è uno degli argomenti di più stretta attualità in quando le scelte dell’ex governo Draghi sono un tentativo per rendere il prezzo dei carburanti più accessibile alle famiglie italiane a seguito dell’aumento dei prezzi derivante dalla guerra in Ucraina e per il relativo aumento dell’inflazione. Una domanda che si pongono gli italiani è: fino a quando durerà la riduzione grazie all’eliminazione delle accise?

Caro benzina: prezzi ribassati si, ma fino a quando?

Il Ministro all’economia Franco ed il Ministro per la transizione ecologica Cingolani, incaricati di questi ruoli durante la presidenza Draghi, ora terminata, avevano prorogato di un ulteriore mese il ribassamento dei prezzi per benzina e diesel di 30 centesimi/litro fino al 21 agosto.

Secondo le associazioni dei consumatori questa scelta per quanto positiva ha riscontrato disappunto nei consumatori in quanto la proroga durerà per poco e sarebbe stato utile farla proseguire ancora per svariate settimane.

Infatti la situazione non migliorerà a partire dal 22 agosto dato che l’inflazione resta presente e anche la guerra in Ucraina continuerà ad esserci, purtroppo.

Inoltre ciò comporterà un cambiamento nelle abitudini degli italiani in quanto sin dall’inizio della guerra un litro di benzina è aumentato di 14 centesimi al litro. Il gasolio ha subito un incremento maggiore, si parla di 22 centisimi al litro. L’aumento su un pieno è di 6,93 euro per la benzina che diventano 10,22 se la macchina è diesel.

Il risultato di tutto questo? Una famiglia con questi aumenti su un’auto di media cilindrata ha riscontrato un aumento, solo in rifornimenti, di ben 515 euro l’anno.

Purtroppo il vero problema sarà il proseguo dell’anno perché se la situazione non cambierà sarà davvero difficile far quadrare i conti, pensando soprattutto al fatto che l’auto è un bene di prima necessita in quanto è il mezzo più utilizzato dagli italiani per gli spostamenti lavorativi.

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Scritto da Filippo Imundi
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