Helixx: caratteristiche, design, batteria

Helixx sta affrontando la questione dell'elettrificazione nei mercati in via di sviluppo.

L’elettrificazione dei cosiddetti mercati in via di sviluppo è già in corso. In India e in Africa le vendite di veicoli elettrici stanno decollando. Ma non si tratta di automobili… Le due ruote sono ancora una volta la testa di ponte e non saranno i pesanti SUV (qualunque sia la loro origine) a soddisfare le esigenze.

Helixx spera che questo sia il caso del suo piccolo veicolo. Un veicolo utilitario che corrisponde agli standard dei quadricicli (tipo L7) e che quindi non è necessariamente destinato all’Europa.

Helixx: caratteristiche, design, batteria

Il veicolo è disponibile in 4 versioni. Un furgone (CARGO), in grado di trasportare 2,1 m3 e 500 kg, un pick-up (TRUCK) con uno spazio di carico di 1,6 m2, un minibus (RIDE) in grado di trasportare 2 passeggeri e la sua versione ancora più leggera, un tuk-tuk senza porte (TUK).

Tutti e quattro i modelli hanno il conducente al centro. In conformità con le normative L7, limita la sua potenza a 20 CV e il suo peso a 540 kg (600 kg in un veicolo utilitario). Per quanto riguarda la batteria (chimica LFP), Helixx adotta una strategia di moduli intercambiabili: 2 kWh per blocco, con la possibilità di arrivare al momento a 12 kWh. È allo studio l’aggiunta di altri 4 kWh, ma la versione più equipaggiata può attualmente percorrere fino a 200 km tra una carica e l’altra.

Helixx design

Caratteristiche

Oltre al veicolo, Helixx offre un intero ecosistema. Per cominciare, il veicolo non è in vendita, ma sarà noleggiato su base pay-per-use. La tariffa è di 0,20 sterline/ora (0,23 euro/ora). L’obiettivo è quello di recuperare i veicoli in modo che possano essere ristrutturati e rimessi in strada, prolungando così la loro vita complessiva.

In realtà, Helixx non intende offrire il suo oggetto direttamente al cliente finale. I suoi clienti diretti sono gli “operatori della mobilità”, ai quali può essere venduto anche un impianto “chiavi in mano” in vari Paesi. È qui che scatta il paragone con il mondo dei fast-food: il cliente firma il contratto di licenza (o di franchising) e Helixx si occupa di tutto: installazione dello stabilimento e delle attrezzature, formazione dei team, assistenza nella stipula dei contratti con gli operatori delle flotte locali, fornitura dei pezzi di ricambio, ecc. Per quanto riguarda l’origine dei componenti, il 95% di essi potrebbe essere di provenienza locale (batterie escluse).

Helixx sta già discutendo con investitori in India, Singapore, Sud America, Medio Oriente e Nord Africa per creare i suoi Helixx Mobility Hubs.

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Scritto da Sabrina Rossi
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