Il meglio (ed il peggio) del 2018

Si chiude il 2018, è quindi giunto il momento di vedere quali sono le cose più belle e quali sono le cose più brutte successe durante l'anno.

Il 2018 è stata un’annata strana. Tantissime novità sono emerse durante l’anno che è passato, molte delle quali possono realmente rivoluzionare il mercato automotive. Altre invece sono state un po’ meno gradite e si spera che con il nuovo anno vengano archiviate in fretta. Vediamo quindi cosa ci ha convinto di più e cosa invece vorremmo che migliorasse.

Il meglio del 2018

Jaguar I-Pace

Iniziamo da una delle sorprese più belle di questo 2018. Jaguar ha finalmente rilasciato un veicolo completamente elettrico dalle straordinarie capacità e prestazioni. Si tratta di un veicolo completamente green che ha però la funzionalità di un suv. Oltre ad uno stile di interni raffinato e delle linee eleganti la Jaguar I-Pace possiede una meccanica d’avanguardia e oltre 480 chilometri di autonomia. Non male per un primo modello full-electric.

Vespa Elettrica

Sempre restando in tema di eco-compatibilità non si può non citare la bellissima Vespa Elettrica, che oltre allo stile inconfondibile della Vespa unisce anche prestazioni e autonomia di tutto rispetto. Cento chilometri senza ricarica per uno scooter 50cc (quindi da usare in città) sono un numero sufficiente per garantire un’autonomia soddisfacente.

Suzuki Katana

Presentata ad Intermot, la nuova Suzuki iconica tornerà in strada nel 2019. Si tratta di un modello convincente, dalle linee futuristiche ma ben ancorate alle origini. Oltre a ciò mostra un’anima sportiva non indifferente e molto promettente. Che la nuova naked giapponese diventi la Regina del mercato?

Seat Arona

La nuova Seat Arona è una bellissima new-entry nel settore dei suv compatti. Si tratta infatti di un modello che non ha niente da invidiare alle più esperte e collaudate rivali come il Juke e la Captur a prezzi molto interessanti, si parte infatti da 16.950 euro. Avanti così.

Suzuki Jimny

Molto più spartano rispetto alla concorrenza il nuovo Jimny si rivela un vero macina-sterrati capace di affrontare più o meno qualsiasi cosa. Rilasciato ad un prezzo interessante e ben accessoriato il Jimny si propone come un fuoristrada tuttofare pronto ad accompagnare il suo possessore ovunque. Simpatici i kit per trasformarlo in una mini Classe G.

Range Rover Evoque

Sempre più raffinata la nuova Evoque, giunta ormai ad un secondo modello tutto da apprezzare. Nonostante non sia una novità assoluta merita comunque di essere inserito nel meglio del 2018.

BMW R1250 GS

Nuovo motore, nuovo telaio, nuove linee, ma sempre GS. Una moto che non passa mai di moda e che ogni volta diventa sempre meglio. Che dire sulla nuova GS 1250? Probabilmente la miglior macina chilometri in circolazione

Il peggio del 2018

Ecotassa

Non molto bene la nuova ecotassa proposta dal Governo Lega-Cinquestelle. La nuova tassa rischia infatti di penalizzare eccessivamente il mercato automotive, soprattutto per i modelli più economici del segmento A e B. Ancor più in particolare penalizza i modelli prodotti da FCA, il che non è molto saggio considerando che, grazie appunto all’ecotassa, i cinque miliardi di investimenti previsti nei prossimi cinque anni in Italia da FCA rischiano di saltare. Alla fine il rischio è che il prezzo più alto lo paghino i cittadini.

La quasi certa chiusura della Lancia

Purtroppo nel piano di FCA rilasciato il primo giugno 2018 non si parla di Lancia il che lascia presupporre che dal 2020 il brand sparirà dal mercato. Sarebbe una fine molto triste per un marchio che ha fatto la Storia d’Italia e che ha comunque ancora oggi una buona fetta di mercato nel segmento B in Italia. La speranza è l’ultima a morire ma la sensazione è che per Lancia ormai si sia giunti al capolinea.

La morte di Sergio Marchionne

La morte di Sergio Marchionne è sicuramente la notizia più brutta e triste giunta nel 2018 nel settore automotive. Sergio, negli anni in cui è stato Amministratore Delegato della Fiat, è riuscito a rilanciare un marchio che sembrava prossimo al fallimento facendolo anche apprezzare all’estero. Si sente e si continuerà a sentire la sua mancanza, oltre alle spiccate qualità di manager si ricordano infatti le grandi qualità umane di una persona che ha scritto un piccolo grande capitolo della storia dell’industria italiana.

La bravata di un 19enne

Merita di stare tra le cose più brutte del 2018 la bravata di un diciannovenne che un pomeriggio di agosto ha deciso di staccare la targa dalla sua moto e di mettersi a fare le impennante per il lungolago di Como. Peccato che pochi minuti dopo abbia ingaggiato un pericolosissimo inseguimento con la Polizia, culminato con la fuga (tra impennate e sorpassi su doppia striscia continua) del ragazzo. Se è fuggito e aveva staccato la targa come hanno fatto a prenderlo allora? Molto semplice, poche settimane dopo il ragazzo ha deciso di pubblicare il video della fuga sui suoi profili social. Risultato? -117 punti e patente stracciata.

Scritto da Paolo Serravalle
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