Il mercato delle moto conferma la sua crescita

Dopo anni di crisi nel mercato delle moto, finalmente le due ruote tornano a crescere nei 12 mesi da non molto trascorsi. Grazie anche alla crescente fiducia dei consumatori, il mercato ha fatto registrare nel 2015 un incoraggiante +6,3 % con ben 194.435 immatricolazioni.

Tutti i mesi dell’anno, ad eccezione di Marzo, hanno fatto registrare il segno positivo con una grande accelerazione a Dicembre. In ogni caso si è registrata una differenza importante fra moto e scooter: se nel primo caso la crescita si è fermata all’11,6 %, per gli scooter siamo arrivati ad un +18 %. Cerchiamo comunque di capire meglio com’è la situazione all’interno del mercato.

Il mercato delle moto

Nonostante Dicembre sia stato un mese favorevole agli scooter, il 2015 ha segnato una crescita maggiore nel settore moto che ha registrato un +14,4 % rispetto al 2014. Questo dato è però il risultato di una crescita discontinua.

Parlando di numeri assoluti gli italiani hanno preferito le moto con cilindrata superiore ai 1.000 cc che, ha comunque avuto una crescita piuttosto bassa: 2,3 %.

Al secondo posto troviamo, con appena 767 immatricolazioni in meno le moto comprese fra gli 800 cc e i 1.000 cc. In questo caso la crescita è arrivata addirittura ad un +38,5 %, la più alta del settore. Continuando in questa classifica delle cilindrate preferite dagli italiani, troviamo le 650-750 e subito dopo le moto comprese fra 300 cc e 600 cc.

Infine, a fondo classifica ci sono le moto 125 che hanno comunque fatto registrare un importante +33,8 % e, grazie a questa impennata sono riuscite a superare le moto 150-250 che si sono fermate ad uno scarso +1,9 %

Il mercato degli scooter

Le nuove immatricolazioni di scooter ha fatto registrare un incoraggiante +7 %. Un settore dominato dalla Honda con il suo SH che, con le versioni 150, 250 e 300 ha conquistato rispettivamente le prime 3 posizioni degli scooter più venduti.

Fra i modelli che hanno sorpreso maggiormente troviamo il Kymco Agility, nella versione 125 R6, e la Vespa GTS 300 Super che hanno avuto un’impennata di vendite nell’ultima parte dell’anno.

Infine è interessante notare che, come per le moto, anche gli scooter hanno il loro fanalino di coda. In questo caso parliamo dei 50 cc che sono cresciuti di appena lo 0,5 %.

Quali sono state le cilindrate preferite?

480446 5x2 lgIn assoluto gli scooter 125 cc sono stati i preferiti dagli italiani e, hanno totalizzato ben il 20 % di tutte le vendite di scooter avvenute nel 2015.

Se però continuiamo a scorrere la classifica possiamo trovare al secondo posto i modelli con cilindrate comprese fra i 300 cc e i 500 cc, seguiti dai maxi scooter superiori a 500 cc e, solo alla fine, troviamo i 250 cc.

Cos’è cambiato dal 2014 nel mercato delle moto?

Oltre ad un importante segnale di ripresa la novità più interessante riguarda probabilmente l’uscita dalla Top 10 del modello Yamaha X-Max 400. In realtà è tutta la gamma X-Max ad essere uscita dalla classifica degli scooter.

La casa Giapponese non è rimasta però con le mani in mano e, già negli ultimi mesi del 2015 ha lanciato una nuova versione del maxi-scooter: la versione Iron Max. Le modifiche più importanti riguardano lo stile e il design soprattutto nei dettagli.

Come mai questo cambio di rotta? Probabilmente ai vertici hanno notato che molti guidatori di questo modello amano personalizzare il proprio scooter e, sostituire alcuni accessori per dargli un tocco personalizzato. Ecco quindi il motivo che ha spinto la Yamaha a lavorare per venire incontro a questo desiderio, il risultato è stato uno scooter con caratteristiche uniche già dal modello di serie.

Come possiamo definire il 2015?

Generalmente possiamo dire che il 2015 è stato un anno in controtendenza e che fa ben sperare per una ripresa del settore. Questo sembra essere confermato anche dall’inizio del 2016 che, grazie dal mese di gennaio, fa ben sperare le case produttrici di scooter visto l’aumento di vendite del +12,9 %.

Ovviamente servirà ancora molto lavoro per tornare ai volumi pre-crisi e, soprattutto, per rinnovare il 60 % dei veicoli a 2 ruote in circolazione che hanno più di 10 anni di vita, ma la strada imboccata sembra essere quella giusta.

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