Baby Jeep: tutti i dettagli sulla piccola 4×4 elettrica

Questa è la prova che l'avventuriero tascabile è pronto!

La nuova Baby Jeep, una piccola 4×4 elettrica, è ormai pronta! Ebbene, esistono tre tipi di foto spia. In primo luogo, quelle fatte sul posto dai cacciatori di scoop, all’insaputa dei produttori, il che ovviamente li mette in difficoltà. In secondo luogo, ci sono scatti chiari di prototipi accuratamente camuffati con un adesivo molto orientato al marketing, questa volta fornito direttamente dai marchi automobilistici.

BMW, Audi, Volkswagen e persino Renault, a partire dalla Mégane E-Tech elettrica, ci sono abituati. In terzo luogo, ecco un incontro del terzo tipo con i veri fake leaks organizzati o i fake real leaks che non conosciamo bene. Già vista in Maserati, oggi è Jeep a seguirne l’esempio.

Ripresa senza il suo consenso, la Baby Jeep torna “per caso” al momento giusto sul fronte del palco. Tempismo perfetto con questo promemoria poco prima del reveal ufficiale in autunno.

La Baby Jeep presentata al Salone dell’Auto di Parigi del 2022

La piccola Jeep farà la sua prima apparizione pubblica in autunno sullo stand del marchio al Salone di Parigi del 2022. Arriverà poi sul mercato nel 2023, inserendosi nella gamma sotto la Jeep Renegade. In ogni caso, non c’era più un vero e proprio segreto, dal momento che le linee di questo piccolo SUV 100% elettrico erano già note dallo scorso marzo. La futura Jeep entry-level sarà prodotta in Polonia nello stabilimento di Tychy. Questo modello si baserà sulla base tecnica e-CMP di Peugeot e-2008, Citroën ë-C4, Opel Mokka e e DS3 Crossback E-Tense con, ovviamente, una macchina elettrica sotto il cofano che eroga 100 kW o 136 CV, alimentata da una batteria con una capacità di 50 kWh.

baby jeep dettagli

A differenza delle sue cugine, disponibili solo con due ruote motrici, la versione a trazione anteriore, la “baby” Jeep sarà perfettamente in linea con la tradizione degli avventurieri dell’azienda, poiché sarà dotata di una vera e propria trazione integrale. Si tratta di un fenomeno piuttosto raro nel segmento. Un vantaggio per la trazione, ma un ostacolo per l’autonomia.

Scritto da Sabrina Rossi
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