Cadillac Lyriq: interni e tecnologia nel dettaglio

Nella primavera del 2023, General Motors annuncerà ufficialmente il suo ritorno in Europa, compresa questa Cadillac Lyriq.

La Cadillaq Lyriq arriverà molto presto in Europa. Una dopo l’altra, la pietosa chiusura di Chevrolet e la vendita di Opel a PSA (2017) hanno segnato il destino di General Motors in Europa. E se qualche esemplare della nuova Corvette trova ancora acquirenti, l’ex numero 1 al mondo ha consapevolmente abbandonato il Vecchio Continente.

Ma tempi diversi, sfide diverse e l’avvento dell’auto elettrica sembrano rimescolare le carte. A riprova di ciò, Cadillac ha annunciato la sua presenza alla 24 Ore di Le Mans del 2023! Non ossessionata dal risultato sportivo, la Casa americana conta comunque sulla notorietà dell’evento della Sarthe per ristabilirsi, un po’, nel panorama automobilistico europeo.

Un altro segnale incoraggiante di questo progetto di ritorno è che GM ha rivitalizzato la sua filiale europea, con sede a Zurigo, ponendo un nuovo capo a capo della stessa. In concreto, il rilancio in Europa comporterà ovviamente l’arrivo di nuovi modelli… elettrici.

Cadillac Lyriq: interni e tecnologia nel dettaglio

Spaziosa e maneggevole

Resta il fatto che oggi la Cadillac Lyriq mostra diversi pregi per sedurre. Certamente, con i suoi 5 metri di lunghezza, questo crossover flirta con la linea rossa di ciò che è accettabile in Europa. Ma è molto meno ingombrante alla vista e farà sicuramente colpo grazie al suo design moderno, con un sistema di illuminazione molto elaborato che evoca il mondo di DS Automobiles. Nonostante la volontà di fare bene, gli interni sono meno impressionanti.

Se da un lato lodiamo lo spazio generoso, conseguenza del passo XXL (3,09 m) e l’ergonomia di facile comprensione dell’insieme, con un buon equilibrio tra pulsanti fisici e comandi tattili – alcuni dei quali con feedback aptico, in particolare per i comandi al volante -, dall’altro il layout dell’insieme è aggiornato ma convenzionale, con un grande schermo del tachimetro già visto in Porsche.

Cadillac Lyriq esterni

Piccoli risparmi

Questa Lyriq dimostra che GM non ha finito con i suoi vecchi demoni, ovvero i piccoli risparmi che rovinano la prima buona impressione. La rotella di comando multimediale o alcuni rivestimenti confermano il fatto che la plastica non è sempre fantastica. È un peccato perché, per quanto riguarda il resto delle prestazioni, questa americana è una buona interprete.

Basata sulla piattaforma elettrica Ultium dedicata, con asse posteriore multilink e ammortizzatori passivi a flusso d’olio variabile (due leggi), è piacevole da guidare. Ciò è dovuto tanto al suo comfort quanto al suo comportamento di guida sicuro, anche se non trabocca di agilità.

Una grande batteria e tanti cavalli

Questo vale anche per la sua propulsione. Dotata della versione a 12 moduli della tecnologia delle batterie che General Motors ha sviluppato in collaborazione con la coreana LG Chem, la Lyriq dispone di 104,4 kWh per vantare, sul ciclo di omologazione americano, oltre 500 km di autonomia, sapendo che può supportare, in corrente continua, fino a 190 kW di potenza di ricarica.

Con una potenza di 340 CV alle ruote posteriori – è prevista in seguito una proposta di trazione integrale da circa 500 CV – le prestazioni e le emozioni che ci si aspetta da un’auto elettrica ci sono, soprattutto perché la frenata (è possibile la guida con un solo pedale) è facile da controllare.

Insomma, pur non essendo perfetto, la Cadillac Lyriq non ha grandi difetti. Resta ora da vedere come verrà accolta dagli europei, visto che negli Stati Uniti viene venduta a un prezzo vicino a quello del SUV Tesla Model Y (62.990 dollari).

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Scritto da Sabrina Rossi
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