CAMBIAMENTO CLIMATICO IN MOTOGP: L’APPELLO DI DUCATI

Il cambiamento climatico in MotoGp sta sempre più influenzando diversi fattori nelle corse, ecco quali.

Sono ancora pochi quelli che si chiedono come il cambiamento climatico in MotoGP possa influenzare le stagioni agonistiche. Una problematica in esponenziale crescita per tutti i settori del mondo e che in breve tempo, potrebbe rovinare lo sport su due ruote. Un leggero equilibrio lega il clima al mondo dei motori. Set-up di gara, sviluppo delle moto e dei piloti sono solo alcuni dei fattori condizionati dai cambiamenti metereologici.

Le piste sparse per il mondo e distribuite nel calendario del motomondiale sono già studiate non solo per forme e dimensioni, quanto con uno storico dettagliato delle previsioni meteo verificatesi durante le competizioni. Una rottura di questi periodi cambierebbe non solo la singola gara ma anche, forse, le sorti di uno sport seguito da milioni di appassionati. Uno spunto interessante arriva dal blog L’Insider, che ha interrogato sulla questione l’ingegnere che guida il Team Pramac Ducati.

Cambiamento climatico in MotoGP

Nessuno più di lui in MotoGP ha a cuore questo tema: il surriscaldamento globale e la sua costante e irrefrenabile avanzata. Parliamo dell’ingegnere Marco Frigerio, Italiano sulla carta e nel cuore, dato che segue direttamente il Team Ducati Pramac Racing con Jack Miller come pilota. Ogni week-end si isola per comprendere il clima e sviluppare le componenti della moto rispetto ad esso. L’insider gli ha chiesto subito quanto il cambiamento climatico in MotoGP ha un peso, la risposta data è stata questa:

Nonostante la gravità del fenomeno, non si sono ancora verificati episodi tali da farci notare una differenza sostanziale tra una stagione e l’altra…”

L’affermazione rischia di essere un’arma a doppio taglio. Frigerio ci tiene a sottolineare come il fenomeno sia grave, ma non si manifesti abbastanza violentemente per essere notato e compreso. Gli effetti inizieranno a fare parte della vita delle persone e del motomondiale in silenzio fino a quando sarà troppo tardi per intervenire.

Pioggia o Sole? Difficoltà tecniche

Per un profano della MotoGP e degli sport motoristici in generale, la pioggia o il sole significano solo un cambiamento del cielo e nessun problema per il proprio veicolo. Questo succede perché le moto di serie sono settate per funzionare a bassi regimi, sempre e con affidabilità in numerosi eventi climatici.

cambiamento climatico in motogp Ducati

Cambia il discorso quando si parla di prototipi, soprattutto nella categoria Regina delle due ruote. Ogni componente e settaggio è configurato per andare al massimo e vengono considerate le condizioni quali temperatura e pioggia. Spiega l’ingegner Frigerio durante l’intervista. Per i meccanici ed il Team ogni variazione è un enorme problema e ci si affida sempre di più ai meteo. Arrivare nei Box la giornata di prove con il sole e ritrovarsi la Domenica di gara con pioggia e 5 gradi in meno significa quasi sicuramente problemi per la moto. Con il surriscaldamento globale il clima diventa meno prevedibile, perde la propria periodicità e influenza i punti di riferimento per questo sport.

Che cosa possiamo fare?

Se siamo Fan della MotoGp e provetti indovini delle gare dobbiamo darci e dare una mano a questo Sport. Pensiamo a un futuro con gare impossibili dove il nostro Team preferito si presenta con moto da pioggia in una giornata di secco, o addirittura alle cadute per un settaggio all’ultimo minuto causato da una perturbazione in un tracciato dove c’è il sole da 70 anni. Salvaguardare la Terra dal surriscaldamento è un impegno che parte dal piccolo, dalla vita di tutti giorni e si traduce, come abbiamo visto, nella salvaguardia anche di grandi sport. In questo modo la prossima gara si penserà solo a piegare tra i cordoli.

Scritto da Alessandro Paladini
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