Gennaio mese nero per le immatricolazioni

Calano in maniera brusca le immatricolazioni. Vediamo perché

Abbiamo proprio pochi giorni fa pubblicato un nostro articolo sui dati ACEA sulle immatricolazioni del 2018 in Europa. Torniamo ora a parlarne perchè il primo mese di questo 2019 è stato un vero incubo per le immatricolazioni. I dati delle immatricolazioni del mese di gennaio 2019 indicano un netto -7,55% rispetto allo stesso mese del 2018. Si tratta di una flessione pesante che non fa bene al mercato del settore e che non invoglia le grandi case costruttrici ad investire nel nostro Paese. Nonostante ciò è bene non essere comunque troppo allarmati da un dato che comuqneu è ben distante da quelli visti durante la crisi del 2008. Di seguito i tre motivi principali del calo secondo il Centro Studi Promotor.

Le nuove tecnologie

Secondo il Centro Studi Promotor uno dei motivi della frenata è da ritrovare nella massiccia immissione nel mercato di veicoli ad alimentazione alternativa (elettrici, ibridi e idrogeno) che sta creando incertezza negli acquirenti sui veicoli da acquistare. In particolar modo, sempre secondo il Centro Studi Promotor, i potenziali acquirenti di automobili nuove sono in una fase d’attesa per capire il da farsi ed effettuare con calma la scelta migliore. I continui annunci di prossime uscite di veicoli elettrici potrebbe infatti aver creato un clima di attesa che nei prossimi mesi potrebbe sfociare in un aumento delle immatricolazioni su questi nuovi veicoli.

La riduzione dei chilometro zero

Sempre secondo Promotor un altro fattore decisivo nella frenata è da ritrovarsi nella diminuzione dell’emissione di veicoli a chilometri zero sul mercato. Questa scelta dipenderebbe dal fatto che le Case automobilistiche trovano sempre meno conveniente vendere auto nuove ma già immatricolate e stanno privilegiando canali alternativi più remunerativi. Le auto a chilometro zero vengono infatti vendute a prezzi generalmente molto favorevoli al cliente e pertanto riducono molto il delta di guadagno del concessionario e della Casa costruttrice.

Incertezza economica e recessione

Infine il terzo fattore secondo Promotor riguarda l’andamento della macroeconomia. Secondo questo autorevole centro di studi le famiglie italiane sono sempre più consapevoli che la ricrescita sta rallentando e che l’economia italiana frena. Il dato sul PIL rilasciato il 31 gennaio che certifica la recessione non giova ad un settore che nel 2008 ha avuto il suo periodo peggiore. In ogni caso la frenata economica e la riduzione delle immatricolazioni non è ancora equiparabile a quanto successo nel 2008.

Andamento storico e previsioni

Gli ultimi mesi e i primi generalmente sono quelli che non brillano nei dati delle immatricolazioni. Non c’è da stupirsi infatti che dagli ultimi mesi si stiano registrando solo segni meno. Si tratta di una flessione fisiologica di un mercato che vede il suo picco tra marzo ed agosto. Nonostante ciò è abbastanza preoccupante la pesantezza di questi segni meno. Se infatti è normale che a dicembre o gennaio si immatricoli un po’ meno, il -7,55% registrato a gennaio è un segnale decisamente allarmante. La prossima uscita di nuovi modelli potrebbe però avere una buona influenza sul mercato e riuscire a far risalire le immatricolazioni.

Scritto da Paolo Serravalle
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