Immatricolazioni Europa 2018: i dati

Tutti i dati ACEA mostrano una leggera flessione della domanda. L'Italia potrebbe fare meglio.

Sono usciti i dati ufficiali ACEA (European Automobile Manufacturers Association) riguardanti le immatricolazioni auto nei Paesi dell’Unione Europea e EFTA. Partiamo subito dal dato principale: nei trentuno Paesi presi in considerazione sono state immatricolate 15.624.486 automobili. Lo 0,04% meno del 2017.

Tutti i dati

Oltre al dato totale sulle immatricolazioni, l’ACEA ha fornito il report sulle immatricolazioni mese per mese, permettendo di effettuare analisi più complete. Inoltre è possibile limitare ogni report ad ogni singolo Paese, sia UE che EFTA.

Il mese con più immatricolazioni

Anche quest’anno il mese in cui sono state vendute più automobili è marzo con quasi 1.800.000 immatricolazioni, che comunque è il -5,3% rispetto allo scorso anno. Guardando i dati ci si rende conto però che lo scarto di quasi 100.000 vendite viene comunque recuperato nel mese di aprile.

Il mese peggiore

Il mese peggiore è stato proprio l’ultimo del 2018, dicembre. Sono state immatricolate infatti solo 998.503 automobili, quasi 100.000 in meno rispetto allo scorso anno. In particolare da agosto in poi, tutto il 2018 è stato peggiore del 2017, addirittura a settembre c’è stato un crollo del 23,5% sulle vendite rispetto all’anno precedente. Probabilmente questo crollo a settembre è giustificato dal boom di agosto che invece ha fatto segnare un +32,2% rispetto al 2017.

I dati in Italia

In Italia, nel 2018, le immatricolazioni sono calate del 3,1% rispetto al 2017. Questo sicuramente è un dato poco confortante e che va analizzato a fondo. In particolare proviamo ad analizzare il trend di immatricolazioni durante tutti i mesi del 2018. Nel primo semestre infatti le vendite sono state in linea con l’anno precedente, ma sono calate drasticamente negli ultimi quattro mesi.

I mesi migliori

Rispetto al 2017 solo in gennaio, aprile, luglio,agosto e dicembre le immatricolazioni sono state superiori al 2017. Sicuramente questi mesi hanno messo una pezza ad un 2018 che poteva essere ancora peggiore

I mesi peggiori

I mesi peggiori sono stati sicuramente settembre, ottobre e novembre. In questi mesi c’è stato infatti un netto peggioramento nei numeri delle immatricolazioni. Sicuramente è molto probabile che il clima di incertezza (sia politico che economico) abbia provocato un calo delle vendite. I problemi legati alla manovra economica, così come la minaccia della procedura di infrazione da parte della UE e lo spread molto alto potrebbero aver disincentivato le persone all’acquisto di una nuova auto. Inoltre la questione dell’ecotassa potrebbe aver pure influito.

I marchi più venduti

Molto bene i francesi del gruppo PSA (Peugeot, Opel, Citroen e DS) e del gruppo Renault (Renault, Dacia, Alpine e Lada) che hanno aumentato le vendite rispettivamente del 32,8% e del +0,8%. In particolare la Opel (gruppo PSA) ha fatto un grandissimo passo in avanti aumentando le vendite del +151%, vendendo da sola in Europa più del gruppo Toyota (costruttore n.1 al mondo). Le sue 870.000 sono infatti un grandissimo risultato per una casa che pochi anni fa Angela Merkel avrebbe voluto lasciar fallire.

FCA

FCA ha chiuso il 2018 con il segno meno. Le immatricolazioni sono infatti calate del 2,3%. Piuttosto male tutto il gruppo, con Fiat che cala del 8,7%, Alfa Romeo del 4,1 e Lancia/Chrysler del 19,8%. Molto bene però Jeep, con il suo +56,2% ha portato le vendite a 160.000 unità.

(Foto di Opel)

Scritto da Paolo Serravalle
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