PEC obbligatoria per automobilisti

La PEC potrebbe diventare obbligatoria per l'invio di comunicazioni relative al Codice della Strada.

La PEC potrebbe diventare obbligatoria per tutti gli automobilisti italiani. La posta elettronica certificata diverrà il mezzo preferito per inviare comunicazioni a chiunque è in possesso di una patente di guida. Questa è la proposta di modifica del CdS da parte del CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). La posta certificata dovrebbe essere usata per comunicare in maniera più efficiente con gli automobilisti. In particolare risulterebbe adatta all’invio di multe ed altre infrazioni legate al CdS perché farebbe risparmiare agli automobilisti tempo e denaro.

PEC obbligatoria automobilisti perché?

La PEC permetterebbe di eliminare tutti i costi di notifica che solitamente sono sostenuti attraverso l’invio della posta cartacea. Non vi è solamente questo vantaggio però. Tramite la PEC, come dice l’articolo 201 del CdS, potrebbe essere utilizzata per l’invio di altre notifiche quali l’atto di immatricolazione del veicolo e la richiesta di revisione dello stesso. Era un discorso già portato alla ribalta nel 2017 grazie al decreto ministeriale che al suo interno conteneva la “disciplina delle procedure per la notificazione dei verbali di accertamento di infrazioni al CdS tramite posta elettronica certificata”.

La PEC era già a disposizione come una delle voci per l’invio delle notifiche, sia da parte delle autorità che dell’automobilista. La modifica del CdS proposta dal CNEL renderebbe la PEC l’unico strumento adatto a questo scopo e così facendo si renderebbe obbligatoria l’adozione della Posta Elettronica Certificata.

PEC non solo auto

La Posta Elettronica Certificata non sarebbe utile solamente per le automobili ma anche per altri scopi. L’indirizzo PEC coinciderà con il nostro domicilio digitale. Una volta che la riforma PA sarà completata la PEC potrà essere usata come alternativa al posto della classica raccomandata. Così facendo sarà possibile comunicare, risparmiando, con la pubblica amministrazione oppure con i gestori telefonici e televisivi per snellire la procedura legata alla cessione dei contratti.

Scritto da Filippo Imundi
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