Revoca delle misure anti inquinamento in Lombardia: cosa sapere

Le misure temporanee di primo livello sono state revocate a Milano e nelle province lombarde.

Contesto delle misure anti inquinamento

La Regione Lombardia ha recentemente annunciato la revoca delle misure temporanee anti inquinamento di primo livello, che erano state attivate a Milano e in altre province. Questa decisione è stata presa in base ai dati forniti dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) e alle previsioni meteorologiche favorevoli. Le misure, che includevano il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 4, saranno ripristinate solo in caso di un peggioramento della qualità dell’aria.

Misure temporanee e permanenti

Le misure temporanee sono state introdotte per affrontare situazioni di accumulo di inquinanti atmosferici, in particolare le particelle PM10. Queste misure si attivano dopo un certo numero di giorni di superamento dei limiti di concentrazione, e variano in base alla gravità della situazione. Tuttavia, è importante notare che le misure strutturali permanenti rimangono in vigore, come le limitazioni per i veicoli diesel Euro 3 e benzina Euro 1, che sono attive tutto l’anno in 570 comuni lombardi.

Impatto delle misure sulla mobilità

Le restrizioni temporanee si applicano principalmente nei comuni con una popolazione superiore a 30.000 abitanti e in quelli che hanno scelto di aderire volontariamente. Durante il periodo di attivazione delle misure, il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 4 si estende a tutta la rete stradale urbana, ad eccezione delle autostrade e delle strade di interesse regionale. A Milano, le limitazioni sono ancora più severe, con il divieto di circolazione per i diesel Euro 5 già in vigore dall’anno scorso.

Prospettive future e responsabilità collettiva

La revoca delle misure temporanee rappresenta un passo verso il miglioramento della qualità dell’aria, ma è fondamentale che i cittadini e le istituzioni continuino a lavorare insieme per ridurre l’inquinamento atmosferico. Le regioni del nord Italia, tra cui Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, hanno sottoscritto un accordo nel 2017 per implementare misure di risanamento congiunto. La collaborazione tra enti pubblici e privati è essenziale per garantire un ambiente più sano e sostenibile per tutti.

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