Schumacher: la carriera

Michael Shumacher è considerato il più grande pilota di tutti i tempi nella storia della formula 1. Ripercorriamo le più importanti tappe della sua carriera

Michael Shumacher è un ex pilota tedesco, nasce a Hurth, il 3 Gennaio del 1969. E’ il pilota con più vittorie in assoluto in formula 1.

Gli esordi

E’ considerato uno dei più grandi di tutti i tempi. Nel suo palmares abbiamo: 7 titoli mondiali, i primi due con la Benetton, gli altri cinque con la Ferrari dal 2000 al 2004.

Shumacher ha iniziato la carriera sportiva all’età di quattro anni, sul circuito di Kerpen alla guida dei Kart. Il circuito era gestito dal padre. Nel 1984, un imprenditore della zona, rimasto ammirato dalle qualità del ragazzino decise di aiutarlo economicamente e finanziare la sua carriera agli esordi. Negli anni successivi vinse il titolo junior tedesco e il campionato europeo a Göteborg, in Svezia. Fu singolare l’episodio che avvenne nell’ultima gara: Shumacher si aggiudicò la gara e il campionato grazie ad un fuoripista all’ultima curva di Zanardi e Orsini

In formula 1 il debutto arriva nel 1991, al volante della Jordan. Eddy Jordan, ebbe la necessità di sostituire nel Gran premio del Belgio a Spa – Francoshamp, il proprio pilota titolare Bertrand Gachot, in stato di arresto a Londra. In quel campionato la Jordan fu la rivelazione del campionato, fu chiamato per la sostituzione Michael Shumacher. Michael Shimacher era un pilota Mercedes, la casa produttrice di motori tedesca , decise di girarlo alla Jordan per farlo esordire per la cifra di 150000 dollari

Le prime vittorie mondiali

Nel 1994 la formula 1 presentò tante innovazioni, fu un anno di grandi novità sul piano tecnico. La Benetton , con Michael Shumacher a bordo si presentò tra le candidate alla vittoria finale. La sua più grande rivale era la Williams che aveva ingaggiato Senna al posto di Prost.

Nel week and di Imola dello stesso anno, morirono Senna , Raszenberger e ci fu il teribile incidente di Barrichello. Nel frattempo Schumacher, dopo aver vinto le prime tre gare, continuò con ottime prestazioni cogliendo vittorie a Monaco, Canada e Francia, oltre ad un secondo posto in Spagna conquistato con il cambio bloccato in quinta marcia. Al termine del Gran Premio di Francia, il vantaggio del tedesco sul suo immediato inseguitore, Damon Hill, era di trentasette punti (66 punti contro i 29 del pilota inglese).

I due rivali si presentano all’ultima gara divisi da un solo punto. Ci fu un contatto, in virtù del quale entrambi furono sbalzati fuori dalla gara. . La manovra fu molto contestata e il pubblico si divise. Una parte degli appassionati sosteneva che la mossa del tedesco fosse stata volontaria, mentre un’altra non ravvisò alcuna predeterminazione da parte del tedesco. La collisione venne considerata un normale incidente di gara. Il titolo di campione del mondo andò per la prima volta al pilota tedesco, che divenne il primo campione mondiale della sua nazione

Nel 1995, dopo otto gare Shumacher era in testa alla classifica, con undici punti di vantaggio su Hill. Il tedesco condusse tutto il mondiale e lo vinse con due gare d’anticipo

Il talento nella F1

Il talento di Shumacher in formula 1 emerse da subito. Dalla sua prima gara a Spa – Francoshamp. Nonostante il tedesco affrontasse per la prima volta il difficile circuito, stupì gli addetti ai lavori, qualificandosi al settimo posto durante le qualifiche, ma sfortunatamente, non riuscì a ripetersi in gara visto il ritiro, dopo poche centinaia di metri, a causa della rottura della frizione. Nonostante ciò la sa prestazione attirò l’attenzione di Flavio Briatore Team Principal della Benetton, che gli offrì subito un contratto. Shumacher affiancò da subito Nelson Piquet alla Benetton. La questione contrattuale con il team Jordan venne chiusa con il trasferimento alla squadra irlandese della seconda guida della Benetton, Roberto Moreno.

Le corse con Ferrari

Shumacher approdò alla Ferrari nel 1996. La ferrari veniva da anni bui senza vittorie, e con pochissime soddisfazioni. Nel 1996, causa una vettura non performante, a parte qualche gara vinta, la stagione non fu esaltante. Quell’anno vide la vittoria dell’inglese Demon Hill su Williams.

L’anno successivo fu l’anno del duello rusticano con Jacques Villneuve. E tra ferrari e Williams. Conclusosi alla gara finale nel Gran premio della Spagna di Peres della fronteira, che vide il ritiro di Shumacher, dopo un maldestro tentativo di speronamento ai danni di Villneuve.

Il 1998 e il 1999 sono gli anni delle battaglie con Mika Hakkinen. In entrambi gli anni il finlandese riuscì ad avere la meglio e sempre all’ultima gara. Nel 1999, Shumacher si infortunò rompendosi una tibia nel gran premio di Silverston in Inghilterra. Infortunio che lo costrinse a stare fuori per parecchio tempo. Il tedesco tornò all’ultima gara, una sua vittoria avrebbe consegnato il titolo mondiale al compagno di squadra Eddy Irvine, ma Shumi si posizionò alle spalle della Mc Laren di Hakkinen consegnandogli di fatto il titolo.

Dal 2000 al 2004, è dominio assoluto Ferrari. Shumacher porta a casa quattro titoli mondiali, facendo registrare record in lungo e largo e riscrivendo di fatto, la storia di questo sport.

Il 2006 è l’anno in cui viene ufficialmente dichiarato il suo ritiro. Quell’anno perderà il mondiale solo all’ultima gara in Brasile, dopo un Gran premio memorabile. La vittoria andrà allo spagnolo Fernando Alonso su Reneult.

Le corse con Mercedes

Dal 2009 fino al 2012, Shumacher affiancherà l’altro tedesco Nico Rosberg, su Mercedes. Non sono anni particolarmente esaltanti. Il tedesco sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori, e non riesce a raccimolare punti importanti in ottica campionato piloti o costruttori. Nel 2013 verrà sostituito in Mercedes dall’inglese Luise Hamilton, con il quale la casa tedesca si aggiudicherà due titoli piloti e tre costruttori. Shumacher si ritirerà quindi ufficialmente dalle gare ponendo fine ad una carriera gloriosaa

Scritto da Gaetano Lagattolla
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