Toninelli e il SUV diesel: giusto demonizzarlo?

Il Ministro al centro delle critiche per una piccola gaffe sui motori diesel.

Settimana scorsa il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha rilasciato una lunga e interessante intervista a TG2 Motori, conclusa con una gaffe sulla sua nuova auto, alimentata a gasolio. Nei giorni passati sono esplose le polemiche sui giornali e sui social network, dove, una buona parte dell’elettorato, si è scagliata contro il Ministro. Eppure ha senso indignarsi per l’acquisto di una vettura diesel? Proviamo a capirlo coi dati.

Le emissioni

Pochi giorni fa l’Unione Petrolifera ha rilasciato dei dati molto interessanti sulle emissioni dei veicoli diesel che rispondono in maniera efficace a molti dubbi degli automobilisti. Un diesel Euro 6 (come la Jeep Compass acquistata da Toninelli) emette circa il 95% delle NOx in meno rispetto ad un veicolo Euro 0, e circa il 96% delle PM (materia particolata) in meno rispetto ad un Euro 1. Questi dati possono sembrare inutili e obsoleti, ma purtroppo il parco auto italiano è tra i peggio messi d’Europa, con un’età media dei veicoli di oltre 10 anni.

La riduzione dei veicoli diesel fa bene?

La risposta è assolutamente si per i veicoli più datati. Assolutamente no per i veicoli Euro 6. Un motore diesel Euro 6 emette 100 grammi di PM ogni circa 20.000 chilometri. Per rilasciare la stessa cifra di PM un impianto pellet di nuova generazione impiega solo 32 ore. E per quanto riguarda le CO2? Nemmeno sulle C02 un motore diesel può essere attaccato o considerato come maggiormente dannoso. Un motore diesel ad oggi emette meno CO2 di un motore benzina. Infatti a Febbraio 2019, dove sono calate e immatricolazioni diesel, il valore medio di emissioni dei veicoli immatricolati è salito da 112,8 g/km a 121 g/km.

Le auto ad emissioni zero

Purtroppo non esistono auto ad emissioni zero. Persino le auto elettriche, che non inquinano direttamente, hanno un forte impatto ambientale. Per valutare infatti l’impatto ambientale di un veicolo occorre valutare olisticamente i costi energetici derivati dalla produzione del veicolo stesso e per la generazione della sua energia. Le auto elettriche hanno infatti ancora oggi un grosso impatto ambientale, causato dalla produzione e dallo smaltimento delle sue batterie. Inoltre la maggior parte dell’energia elettrica in Europa (in Italia siamo messi un po’ meglio) viene ancora prodotta attraverso centrali elettriche alimentate a carbon-fossile. Alla fine i guadagni per l’ambiente vengono praticamente annullati.

Conclusione

Questo articolo non nasce per difendere Danilo Toninelli ed elogiare i motori diesel. Le sterili polemiche politiche le abbiamo sempre rimandate ad altri, sicuramente più competenti di noi in tal senso. Questo articolo vuole semplicemente provare a fare chiarezza su molte meta-credenze negative legate ai motori diesel. Le auto elettriche sono ovviamente il futuro ed è giusto che si inizi a pensare a veicoli ad alimentazione alternativa, ma è profondamente ingiusto demonizzare una motorizzazione che, dati alla mano, genera molti meno problemi ambientali rispetto a pochi anni fa. Per quanto riguarda Danilo Toninelli sicuramente il Ministro poteva evitare questa ennesima gaffe, ma non merita la diffamazione che ha vissuto nei giorni scorsi sui social.

Scritto da Paolo Serravalle
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