Transizione energetica: l’industria automobilistica deve reinventarsi

Secondo il progetto Shift, si dovrebbe lavorare anche sull'ingegneria aerodinamica.

La transizione energetica sta costringendo l’industria automobilistica a reinventarsi. Il progetto Shift ha pubblicato diversi rapporti, e l’ultimo delinea i cambiamenti che aiuterebbero a decarbonizzare l’automobile. Nel suo piano di trasformazione dell’economia, la pubblicazione non trascura l’industria e la sua reputazione. In effetti, l’industria automobilistica si trova ora a un bivio della sua storia, con una posta in gioco enorme. Rappresenta più del 20% dell’inquinamento e deve reinventarsi se vuole sopravvivere.

Tuttavia, il PTEF afferma di voler “preservare l’eccellenza dell’industria automobilistica, pur affrontando le numerose sfide energetiche e climatiche”. Il progetto Shift ritiene che l’industria automobilistica debba essere decarbonizzata entro il 2050, rivedendo il suo modello economico.

Per presentare le sue idee, ha integrato nel suo piano la metodologia basata sull’analisi dei flussi fisici. Questo include i chilometri percorsi, la densità di posti di lavoro per settore, ma anche la massa dei veicoli. Poi si tratta di mettere insieme questi risultati con un approccio globale intorno a diversi settori di attività.

Transizione energetica: idee per cambiare l’auto e il trasporto

Il progetto Shift ha una serie di proposte per rendere sostenibile la mobilità stradale. Queste idee mirano in particolare a ridurre l’impronta delle auto durante il loro utilizzo, ma anche fuori. Sappiamo già che dal prossimo anno entrerà in vigore una nuova scala di penalità sulle emissioni. Nel suo PTEF, indica che si potrebbero prendere semplici misure per limitare l’impronta di carbonio delle automobili. Secondo il piano, la capacità della batteria delle auto elettriche dovrebbe essere limitata a 50 kWh. Inoltre, sostiene la limitazione del peso delle automobili e l’eliminazione dell’indice di correzione della massa nel calcolo degli obiettivi di emissione di CO2.

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Secondo il progetto Shift, si dovrebbe lavorare anche sull’ingegneria aerodinamica e sui sistemi elettrici. Questo renderebbe le auto molto più efficienti, grazie a migliori prestazioni generali. A suo parere, gli obiettivi di rendimento energetico dovrebbero essere fissati per i veicoli. Questo potrebbe anche prendere in considerazione l’impronta ambientale della produzione.

Infine, raccomanda una gestione evolutiva del funzionamento del parco auto nei prossimi anni. Il rapporto immagina che il cambiamento delle abitudini di mobilità possa influenzare l’uso dell’auto. Quindi, consiglia non solo di sviluppare l’auto elettrica, ma anche di favorire l’industrializzazione del trasporto alternativo. Questo include le due ruote elettriche e le micro-auto, accanto ai modi di trasporto più tradizionali come i treni, i trasporti pubblici e le biciclette. Intanto, Ineos Grenadier sta puntando a un futuro incentrato sull’idrogeno.

Scritto da Sabrina Rossi
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