Le auto delle Olimpiadi: dalle origini fino a Tokyo 2020

Le vetture di riferimento nella storia delle Olimpadi, da Roma 1960 alla prossima edizione in Giappone.

Mancano pochi giorni alle Olimpiadi di Tokyo 2020, la rassegna a cinque cerchi si è distinta nella sua storia anche per delle auto simboliche, andiamo a ripercorrere il collegamento tra motori e Giochi Olimpici nel corso degli anni.

Le prossime Olimpiadi di Tokyo

Era il 776 A.C. quando si tennero in Grecia gli antichi giochi olimpici, dopo diversi secoli, da un’idea del barone De Coubertin iniziarono, sempre dal Paese ellenico, le Olimpiadi moderne. Dal 1896 è un appuntamento fisso ogni 4 anni, solo le due guerre mondiali interruppero il corso della manifestazione a cinque cerchi, fino ad arrivare ai giorni nostri con la pandemia dovuta al Covid 19 a rinviare di un anno l’edizione di Tokyo, non più nel 2020, ma in questo 2021, quando dal 23 luglio all’8 agosto gli sportivi di tutto il mondo si sfideranno per il titolo olimpico e per le medaglie, anche se in Giappone mancherà il pubblico per i noti motivi.

Il significato delle automobili alle Olimpiadi

In oltre un secolo di Olimpiadi, una sola volta i giochi estivi si sono tenuti in Italia, ma quella del 1960 fu un’edizione storica, in quanto per la prima volta venne rappresentata un’auto, nella fattispecie la Fiat. Tokio fu sede della rassegna olimpica nel 1964, in quel caso la vettura simbolica fu la Cedric Special della Nissan, mentre nel 1968 a Città del Messico fu la volta della Datsun e nel 1972 a Monaco di Baviera l’automobile di riferimento fu la BMW. A Mosca fu la volta della RAF, invece gli Stati Uniti nel 1984 e nel ’96 misero in mostra la Buick, nel mezzo la Seat Ibiza fu la vettura speciale di Barcellona

Quale vettura per le Olimpiadi giapponesi

In epoca più recente, Londra 2012 fu caratterizzata dall’impiego della Mini, Rio 2016 invece dalla Kicks. A Tokyo 2020 sarà la volta della Toyota Mobility, dove viene rappresentata attraverso il motore potente e la varietà di prodotti, oltre i 3700. La casa nipponica sarà dunque quella di riferimento alle prossime Olimpiadi, sperando possano essere di buon augurio per i vari sportivi.

Scritto da Giorgio Azzarelli
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