Le aziende minacciate dalla crisi dei semiconduttori

Le previsioni non indicano un ritorno alla normalità prima della fine del 2022.

Le aziende minacciate dalla crisi dei semiconduttori stanno vivendo un periodo davvero difficile e delicato. Mentre i primi segni della carenza sono stati avvertiti da diverse settimane in alcune fabbriche italiane ed europee, le previsioni non indicano un ritorno alla normalità prima della fine del 2022. Mégane e Kadjar, ad esempio, dovranno quindi fare i conti con questo problema, ma ovviamente non sarannole uniche. Anche la Peugeot 308 e la nuova DS 4 potrebbero essere interessate.

Crisi dei semiconduttori: guida quotidiana

Come la nuova Mégane o la futura Kadjar, la 308 e la DS 4 contano su una grande quantità di chip per mantenere le loro promesse in termini di tecnologia di bordo e sicurezza. Questi semiconduttori, che attualmente mancano, sono utilizzati per i sensori e le telecamere delle nostre automobili. Non solo, ma sono importanti anche per gli schermi negli scompartimenti dei passeggeri. In precedenza opzionale, la strumentazione digitale di bordo è ora standard su queste auto compatte e SUV di medie dimensioni.

Nel caso della 308, è impossibile per Peugeot riprodurre la soluzione messa in atto proprio alla fine della carriera della generazione precedente. Lo stesso vale per DS e Renault per i nuovi modelli di cui sopra. Per loro, i calendari si allungano lentamente. L’ultimo esempio è la 308 SW, che doveva essere lanciata quest’autunno, ma che alla fine è stata rimandata a febbraio 2022. Questo perché la fabbrica di Mulhouse è a corto di pezzi e non può lavorare a pieno regime.

Per quanto riguarda la Peugeot 508 e la DS 7 Crossback, i loro tempi di consegna sono stati allungati leggermente. Alla Renault, ammettono che le riunioni si tengono più volte al giorno per mantenere un programma il più preciso possibile per destreggiarsi tra le chiusure e le riaperture degli impianti.

Crisi dei semiconduttori aziende

Come affrontare la situazione

Per ridurre al minimo l’attesa e permettere a questi importanti nuovi modelli di iniziare al meglio la loro carriera, DS, Peugeot, Citroën o Renault saranno obbligate a favorirli a scapito di altri modelli con meno successo o meno redditività. Questo perché al di là dei volumi di vendita, il margine generato rimane essenziale.

Dopo la pandemia da Covid-19, il settore automobilistico sta quindi attraversando una seconda crisi, che non è estranea alla prima, senza conoscerne realmente l’esito. L’obiettivo dei produttori è ora quello di articolare i loro piani di prodotto intorno ai loro modelli di punta.

Scritto da Sabrina Rossi
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