Batteria auto: come si ricarica

Per la mobilità della nostra macchina esiste un organo più importante della benzina stessa: la batteria d’auto. Scopriamone i segreti nonché i tranelli.

E’ una delle più grandi paure di ogni automobilista, essere appiedato, a causa della morte della propria batteria d’auto. Ma se si conoscono le leggi che regolano questo importante organo presente nel nostro veicolo è facile ovviare alle problematiche che può comportare.

Come funziona

In ambito automobilistico la batteria più utilizzata è quella a piombo. La batteria a piombo da 12V è formata da 6 elementi da 2V ciascuno. Ogni elemento è formato da: una piastra per il polo positivo; una piastra per il polo negativo; una soluzione elettrolitica formata da acido solforico e acqua distillata.

La reazione di questi elementi con il piombo crea la tensione ai due poli. Le batterie al piombo possono essere: aperte (occorre rabboccare il livello dell’acqua distillata); senza manutenzione (le batterie maggiormente diffuse); gel (sono batterie speciali in cui la soluzione elettrolitica è incorporata in un gel ed il contenitore è completamente stagno).

Ogni batteria ha tre elementi caratterizzanti: la tensione nominale; il “voltaggio” che possiamo misurare ai capi di una batteria carica a vuoto, cioè senza nessun utilizzatore; la capacità nominale indica la quantità di energia” che la batteria è in grado di accumulare. Viene misurata in Ampere/Ora (Ah); la corrente di spunto. E’ la massima corrente che la batteria può’ erogare a freddo, indica la “predisposizione all’avviamento” della batteria. Più questo valore è alto e più la batteria sarà’ in grado di alimentare il motorino di avviamento in condizioni critiche. Ad esempio una batteria da 150 Ah può erogare 15 ampere per 10 ore.

Quanto dura

Non è possibile sapere con certezza quando la nostra batteria d’auto si scaricherà, né conoscere in anticipo l’autonomia residua.
Nella maggior parte dei casi, la durata della batteria non si estende oltre i quattro/cinque anni, ma già dopo i tre anni è possibile incappare in un collasso della stessa.

In questo senso per riuscire anche se approssimativamente a prevedere quanto rimane della batteria, è necessario ricordarsi il giorno in cui è stata sostituita l’ultima volta, e regolarsi di conseguenza.

Come detto, non è possibile sapere quando il sistema sta per esaurirsi. Per tali ragioni, quando ci si sta avvicinando al termine della durata della batteria dell’auto è vivamente consigliato rivolgersi ad un elettrauto per un controllo periodico e in casi estremi provvedere alla sua sostituzione.

Abbiamo detto che la vita di una batterie è di circa 3/5 anni. Tale limite cambia ed è soggetto a tante variabili: condizioni atmosferiche troppo rigide (o al contrario troppo alte), noncuranza di dispositivi rimasti accesi con il motore spento, poca manutenzione e scarso utilizzo, tanto per fare un esempio, sono tra le cause principali di un esaurimento tempestivo del dispositivo.

A quanto abbiamo visto fino ad ora, la batteria si scarica in maniera del tutto improvvisa. Non di rado, però, è possibile assistere ad alcune avvisaglie, quali ad esempio un po’ di fatica prima dell’avviamento della vettura ma è sempre bene non attendere fino all’ ultimo minuto prima di chiamare l’elettrauto.

Vediamo alcune buone abitudini da tenere se si vuole allungare la vita della batteria dell’auto: poiché la carica viene alimentata dalla conversione di energia da parte del veicolo in moto, la prima cosa da fare per allungare la durata della batteria delle auto è evitare che l’automobile resti ferma per molti mesi; proseguendo si può allungare la durata della batteria delle auto evitando di ascoltare la radio o di tenere accese luci e strumenti di bordo mentre l’auto è spenta o parcheggiata; anche le temperature esterne possono compromettere la durata della batteria delle auto. Perciò, è bene non tenere la macchina parcheggiata per lungo tempo se la temperatura è troppo bassa o molto alta; in conclusione, una corretta manutenzione dell’auto è quanto di meglio si possa fare per evitare spiacevoli imprevisti.

Come si ricarica

Può capitare di non riuscire a far avviare la propria automobile, e che la causa di tutto ciò sia proprio la batteria scarica. Ma venir fuori da questa situazione non è difficile, è sufficiente avere un amico che ci conceda un po’ del suo tempo e la propria macchina con batteria carica. Vediamo come procedere in questi casi.

Avere un amico/conoscente che ti presti la sua auto e dei cavi per collegare le due batterie.

Apri i cofani di entrambe le auto. Bisogna, a motore spento, collegare i cavi. Hai nelle mani un cavo di colore nero, che ti servirà per collegare i poli negativi delle due batterie, ed uno di colore rosso, che, viceversa, serve per i poli positivi. Vediamo un po’ come fare il tutto.

Bisogna collegare le due estremità, prima al polo positivo dell’auto con batteria carica, e poi al polo positivo della tua auto. Fare la stessa operazione con il cavo nero, agganciando le mollette ai poli negativi. Una volta che le due auto sono “comunicanti” tra loro aspetta qualche minuto, in modo che possa avvenire un perfetto assestamento dei cavi, e quindi metti in moto l’auto “carica” per circa uno, due minuti. Passato questo lasso di tempo, metti in moto la tua auto, che a questo punto dovrebbe accendersi senza problemi.

Ora bisogna lasciare entrambe le vetture accese, per una decina di minuti, dopo di che spegni i motori e scollega i cavi, partendo stavolta dal senso opposto da dove li avevi collegati. Quindi togliere prima il nero e poi quello rosso, ma cominciando sempre dall’automobile del tuo amico.

Mettiti in macchina e guida per un quarto d’ora in maniera sostenuta, in maniera tale che la batteria possa ricaricarsi completamente. A questo punto la tua vettura è di nuovo dotata di batteria carica.

Se la tua auto nei dieci minuti successivi a questa operazione non si mette in moto, vuol dire che è irrecuperabile.

A quel punto bisogna rivolgersi ad un officina di tua fiducia, oppure acquistare una nuova batteria.

Scritto da Gaetano Lagattolla
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