Lamborghini Urus, suv più veloce al mondo

Scopriamo tutte le novità della ormai nata Lamborghini Urus. Sarà davvero così performante quanto dichiarata?

Ormai da mesi sul mercato la nuova Lamborghini urus.
Sant’Agata si lancia nel progetto più delicato per una casa di supercar. Creare il suv più potente al mondo, con un occhio al comfort ma prediligendo le prestazioni. Maserati con il Levante e Alfa Romeo con la Stelvio ci avevano già provato. L’unica pecca di questi due ultimi suv è che non sono davvero cosi estremi. Entrambi appoggiano diverse motorizzazioni diesel, anche da pochi cavalli. Urus non scende a compromessi. Un solo motore, il più grande mai montato su un suv di lusso e non. Velocità fotoniche dominando la strada dall’alto.

Esterni

Muscoli in vista per questa belva. Tutto il suo potenziale è espresso anche da statica. Regina dei riflettori ha rivoluzionato a gamba tesa il mondo dei suv europei. Un assetto basso, il più basso del segmento. Tutte le linee e l’aereodinamica ricordano una classica Lamborghini stradale. La sua carrozzeria vuole ricordate la storica LM002. Concept d’epoca di Lamborghini del primo fuoristrada ad alte prestazioni (impensabile all’epoca.) Marcello Gandini ha disegnato gran parte delle forme. Grazie a lui è stato possibile ritrovare in questa vettura le portiere senza cornice.

Lamborghini Urus

Leggerezza dei materiali

Il toro ci tiene alla linea e utilizza nella costruzione, anche degli esterni, materiali ultraleggeri. Questo fattore identifica Lamborghini come una New Industry dellautomotive. Tutte quelle case che hanno deciso di perdere cavalli e guadagnare leggerezza, con occhio ai consumi e alle prestazioni. Notiamo questo dai cerchi in multimateriale, alleggeriti dal pieno e refiniti in carbonio. L’utilizzo ridotto del vetro si nota nel cupolino sul retro e nelle forme che tendono a restringersi verso il baule.

Lamborghini Urus

Motorizzazioni e prestazioni – Lamborghini Urus

Nulla da dire, un missile. Un V8 biturbo da 650 cavalli basta e forse è anche troppo. Questo motore non sarà sfruttato dall’ottatanta percento degli acquirenti reali. Se si pensa che un Suzuki Jimny da 100 cavalli fa fuoristrada e una 500 Abarth da 140 va in pista sembra di parlare di un’astronave. Sono fondamentali le diverse dinamiche di guida impostabili dal manettino. Il motore in modalità “race” sarebbe troppo rigido per il fuoristrada. L’erogazione si quieta, molto poco, nella modalità critiche di ghiaccio, sabbia o pioggia. Senza l’elettronica sembrerebbe di guidare una McLaren F1.

Lamborghini Urus

Ausili alla dinamica

I freni sono 4 carboceramici che fermano anche un treno. Ottimo il lavoro di questo reparto, sempre attivo al minimo sfioramento e mai troppo sensibile. La vera qualità si assapora con la trazione integrale. Un sistema di 4 ruote sterzanti ripartite rispetto alle esigenze singole di aderenza. Sospensioni dinamiche attive completano la struttura. Ogni buca o imperfezione del terreno nella modalità comfort, viene filtrata come una vera luxory car. Unica pecca è la distribuzione di coppia. I suoi 850 nm infatti sono ripartiti principalmente al posteriore. Questo è perfetto quando si vuole guidare dinamicamente ma forse un po’ troppo aggressivo nella guida di tutti i giorni. Bisogna ricordarsi infatti che si parla di un suv.

Come si guida?

La Lamborghini urus non si guida come un grande suv sportivo. Passando da una Huracan a questa macchina l’unica differenza sarebbero i posti dietro. Assetto che spinge sulla strada, curve pennellate incollati al sedile. Un’altra opera d’arte marchiata Italia. Al volante ci si sente padroni del mondo. Il sound inconfondibile, esplode nella modalità in cui libera tutta la cavalleria sui cordoli. Una visione di terra e fuoco, pista e strade in mezzo alle montagne. Un suv tanto voluto dalla nuova gestione di Sant’Agata che forse avrebbe convinto anche il mitico Ferruccio.

Interni

Gli interni sono la chiave di volta del progetto. Concepiti nuovi unicamente per questo modello si aprono ad ali sul cockpit. La tecnologia è concentrata nei posti anteriori e soprattutto nel lato guidatore. Il pilota è padrone di ogni informazione e modalità del veicolo. Le componentistiche richiamano molto Audi, infatti è proprio questa la partnership fatta da Lamborghini. Stupisce l’accensione da bombardiere coperta con il salvatasto rosso. I sedili sono più sportivi che comodi ma ci si abitua velocemente. Ogni rifinitura è fatta a mano. Si nota la qualità negli interni portiere sia davanti che dietro, con cuciture a contrasto e materiali borbidi.

Lamborghini Urus

Tecnologia

È montato il Lamborghini Infotainment System III. Sviluppato per le vetture stradali e poi modificato per collimare con le esigenze di un Suv. Due touchscreen aptici nel centro dell’abitacolo, poi tre schermi digitali dietro al volante. Tecnologia di ultima generazione e probabilmente la più evoluta sui suv sportivi. Solo Audi con il Q8 può competere a livello tech. Di serie impianto audio Bang & Olufsen con tecnologia 3d del suono. Navi, traffico e tutte le informazioni sono sempre connesse.

Quale scegliere

Non c’è molto imbarazzo, una sola versione, fine. La personalità della vettura è fondamentale. Ogni dettaglio dovrà essere come desiderate e potrete personalizzare qualsiasi cosa. Il prezzo proibitivo della Lamborghini Urus è anche per il servizio di configurazione che avrete. Il costo di 209.000 è un po’ altino, ma viste le vendite (soprattutto all’estero) non ha spaventato i clienti abituali delle supercar.

Conclusione

Il sogni si è finalmente avverato. Ora tocca a Ferrari sfidare il toro ad armi pari. Ci si aspetta in poco tempo una risposta del cavallino, l’unica che può competere a live o di qualità e prestazioni. La Lamborghini Urus è così grazie ai costi di produzione, niente da dire. Possibilità di ricevere una sfida anche da Audi, compagna di vendite ma non di filosofia.

Scritto da Alessandro Paladini
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