Prime impressioni nuova Toyota RAV 4 2015

RAV4 è uno dei più conosciuti e apprezzati crossover sul mercato. Le sue vendite risalgono al 1995, quindi quest’anno spegne 20 candeline. La più recente generazione è del 2014, mentre quest’anno c’è stato un restyling.

Da fuori sembrerebbe lo stesso dell’anno scorso, col muso a punta e la griglia cromata. Queste caratteristiche rendono il RAV4 più simile a una normale auto che ad un robusto SUV: Toyota sta ricercando stile, ma non a scapito della praticità.

All’interno la plancia si flette ancora sotto la pressione delle mani, ma si direbbe comunque assemblata molto bene, e i sedili sono accoglienti. Se si devono caricare oggetti pesanti o comunque non molto puliti, il vano posteriore è coperto con un pannello in plastica rigida molto resistente all’abrasione, e i tappetini sono più facili di quanto si pensi da pulire, in caso di un utilizzo ‘sporco’.

Caricare oggetti nel RAV4 è relativamente facile, perché il livello di carico è basso. Ad aiutare ci sarebbe il sollevatore automatico, ma è lento… tremendamente lento per chi ha fretta. Le alette di plastica che separano l’ambiente posteriore dal vano di carico funzionano bene, ma è facile che foglie, polvere, sassolini, rametti e altri oggetti estranei vi si incastrino, accumulando la sporcizia in quella zona. Poi basta passare un aspirapolvere, è un dettaglio, ma chi carica merce spesso se ne accorge eccome.

A muovere il SUV c’è il 4 cilindri 2.5 consolidato negli anni dalla Casa giapponese. 176 sono i cavalli a disposizione e 224 Nm di coppia. La versione a trazione anteriore con cambio automatico a sei rapporti spinge la vettura a 100 km/h in 9 secondi. Non sarà veloce, ma non è nemmeno così lento.

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