Romain Grosjean: chi è il pilota dell’Haas

Romain Grosjean è il pilota classe 1986 dell'Haas. Ha iniziato la sua carriera sui kart fino al raggiungimento della Formula1.

Romain Grosjean è il pilota della Haas in Formula 1. Nasce nel 1986 a Ginevra ereditando la passione dell’automobilismo dal padre.
Attualmente, insieme al suo team, sta vivendo una situazione di crisi dovuta agli scarsi risultati delle ultime stagioni.

Romain Grosjean: chi è e carriera

Grosjean fece i primi passi nel mondo dei motori a partire dal 1997 con i karting. Nel 2003 si spostò alle monoposto gareggiando nel Campionato svizzero di Formula Renault 1.6 dove, impavido, conquistò la vittoria ad ogni gara. Concorse in seguito anche al Campionato francese che lo vide trionfante al secondo tentativo. Grazie alle sue impeccabili prestazioni venne acquisito dalla Renault Driver Development che lo considerava un pilota promettente.

Dal 2006 iniziò a correre con licenza francese, affrontando prima il Campionato europeo di F3 e in seguito quello di GP2 Asia Series che vinse al volante di una vettura del team ART. Nel 2009 non venne riconfermato dal suo team, ma venne assunto dalla Barwa Addax al fianco di Vitalij Petrov. Nello stesso anno la Renault decise di reclutare Grosjean in Formula 1: si aggiudicò il quarto posto nonostante non corse le ultime quattro gare programmate. Accidentalmente per il pilota franco-svizzero, la Renault cambiò di proprietà divenendo di Genii Capital, che non confermò Grosjean per la stagione successiva.

Perdersi d’animo non ha mai fatto parte della natura del pilota che decise di intraprendere una nuova esperienza: il Gran Turismo. Tra alcune vittorie e sconfitte gli venne proposto un ingaggio della DAMS che rappresentò il suo ritorno in GP2 Series. Con lo stesso team gareggiò anche all’Auto GP ottenendo un soddisfacente primo posto che venne ripetuto in GP2 nella stagione successiva. Le sue conquiste gli permisero di tornare nel team Lotus (ex Renault) nel ruolo di tester.

Formula 1

Il primo esordio di Grosjean in Formula 1 fu nel 2009 mentre ricopriva il ruolo di collaudatore della Renault al posto di Nelson Piquet Jr. Successivamente riuscì a sostituire il compagno anche nella posizione di pilota titolare e iniziò a gareggiare al fianco di Fernando Alonso a partire dal Gran Premio d’Europa 2009. Grosjean non dimostrò le sue abilità e non venne riconfermato, motivo per il quale decise di dedicarsi ad altri tipi di motori come la GP2 o il Gran Turismo.

Le vittorie di quegli anni gli garantirono nel 2012 un ritorno malinconico in Formula 1 sfrecciando su una Lotus al fianco del compagno Kimi Räikkönen. Nel Gran Premio della Malesia giunse il suo primo podio della carriera e nel Gran Premio di Spagna segnò per la prima volta il giro più veloce in una gara. L’anno proseguì con una serie di incidenti, specialmente al primo giro, che lo fecero anche additare da Mark Webber come “il folle del primo giro”.

La maledizione degli incidenti continuò a perseguitare Grosjean nella stagione del 2013, che a Monte Carlo gli costò dieci posizioni di penalità dopo l’irruente scontro con il pilota Daniel Ricciardo. Grazie alla voglia di rivincita, l’inarrestabile pilota tornò ad un periodo di serenità tanto che divenne il secondo pilota a ottenere più punti nelle ultime gare stagionali dopo Vettel.

Il 2014 non rappresentò una stagione proficua di risultati, ma nel 2015 la Lotus passò al motopropulsore della Mercedes che permise a Grosjean di posizionarsi all’undicesimo posto. Nel 2016 il pilota passò all’Haas dove ottenne un tredicesimo posto per due anni di fila, seguiti da quattordicesimo nel 2018 e un negativo 2019 con soli otto punti. É crisi per il pilota e per la sua scuderia.

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