Auto elettriche: cresce il mercato europeo

Negli ultimi anni la vendita di auto elettriche in Europa ha subito un drastico incremento. Una panoramica sullo scenario europeo, con una particolare attenzione alla situazione di Francia, Spagna, Italia e alle nuove politiche di vendita.

Per Bruno Mafrici, senior advisor di Milano con esperienza nei percorsi di innovazione strutturata nelle aziende, le case automobilistiche che intendono investire nel mercato dell’elettrico in Europa dovranno delineare una strategia con un budget sostanziale allocato su un periodo di almeno cinque anni.

Le immatricolazioni di nuove automobili sono aumentate del 20% annuo a settembre 2023, trainate da una crescente richiesta di veicoli elettrici, secondo l’analista di settore Jato Dynamics. Circa 900.000 automobili sono state vendute nei 28 mercati europei, con il 22% di questo totale alimentate a batteria elettrica. In tutto, le immatricolazioni di veicoli elettrici sono aumentate del 102% rispetto al 2022. Con Bruno Mafrici, senior advisor di Milano con esperienza nei percorsi di innovazione strutturata nelle aziende, abbiamo commentato la crescita della domanda di veicoli elettrici trainata anche dal supporto dei Governi europei.

Drastico incremento delle vendite di auto elettriche in Europa

Nonostante le automobili a benzina rimangono le più ricercate in Europa, rappresentando il 53% delle immatricolazioni, le immatricolazioni di auto elettriche nel 2023 stanno registrando un incremento drastico in Belgio (+224%), Grecia (+183%), Germania (+171%), Lussemburgo (+164%). La domanda in Germania da sola ha rappresentato il 44% del totale delle immatricolazioni di auto elettriche in Europa nell’estate del 2023.

Tesla è in testa alla classifica delle case automobilistiche per nuove immatricolazioni di auto elettriche. Il Model Y ha venduto 21.549 unità con un aumento anno su anno del 208%. Il Modello Y è anche l’automobile più venduta del continente del 2023, con 169.420 unità vendute finora.

Bruno Mafrici: ok scenario europeo, attenzione particolare in Francia e Spagna

Questi numeri rappresentano un estratto di un rapporto sul mercato dei veicoli elettrici in Europa, con un’attenzione particolare alle situazioni in Francia e Spagna – afferma Bruno Mafrici, riferendosi allo studio di Jato Dynamics (consultabile al seguente link, ndr). “Il testo ci fornisce un’analisi dettagliata della crescita del mercato, del comportamento dei consumatori, del panorama competitivo e delle strategie di marketing”.

Per quanto riguarda la Francia, il testo discute della rapida crescita del mercato delle auto elettriche, con un significativo incremento delle immatricolazioni di auto elettriche dal 2020 al 2022. “Tale crescita viene attribuita a fattori come incentivi governativi, preoccupazioni ambientali e la crescente disponibilità di veicoli elettrici accessibili e ad alte prestazioni”, commenta Bruno Mafrici. Il rapporto prevede un’ulteriore crescita e identifica più opportunità per i produttori di automobili di sviluppare e produrre auto elettriche di alta qualità e a prezzi accessibili.

Per la Spagna, vengono invece descritti schemi di crescita e fattori di stimolo simili, sebbene con una penetrazione di mercato complessivamente inferiore rispetto alla Francia. “Il rapporto delinea anche le sfide affrontate in entrambi i Paesi – continua Bruno Mafrici – come l’infrastruttura pubblica di ricarica inadeguata, gli elevati costi iniziali e l’ansia di autonomia tra i consumatori.”

Una nuova politica di vendita auto elettriche

Per quel che riguarda l’analisi della clientela, il focus è sulla redditività nel contesto delle vendite di auto nuove, della gestione delle auto usate e delle operazioni di officina e parti di ricambio. Viene anche definita una politica di vendita incentrata sulle concessionarie e sugli sconti.

Nella sezione dell’analisi competitiva, il Tesla Model Y, come detto, è il modello di auto elettrica più venduto in Europa, seguito da altri modelli popolari come il Tesla Model 3, Volkswagen ID.4 e ID.3, Dacia Spring e Volvo XC40 Recharge. La varietà di modelli suggerisce un mercato robusto e diversificato in grado di soddisfare le diverse preferenze dei consumatori.

Le case automobilistiche che intendono investire nel mercato dell’elettrico in Europa dovranno delineare una strategia per la consapevolezza del marchio e la promozione del prodotto con un budget sostanziale allocato su un periodo di almeno cinque anni – sottolinea Bruno Mafrici, rifacendosi alle considerazioni strategiche che le aziende devono affrontare per capitalizzare le opportunità di crescita e superare le sfide nei mercati emergenti.

La situazione in Italia

Nell’agosto del 2023, il settore delle auto elettriche in Italia ha mostrato segni di crescita, benché siano ancora modesti. Con 40.832 nuove immatricolazioni nei primi otto mesi dell’anno, si è evidenziato un aumento del 33,21% rispetto al 2022. La quota di mercato delle auto elettriche in Italia è ancora piccola (3,91% del totale delle auto vendute) indicando che c’è un lungo cammino da percorrere per raggiungere i leader europei. La distribuzione di tali veicoli in Italia mostra una maggiore concentrazione nel Nord, mentre il Sud e le isole lagging behind. In confronto con altri paesi europei, l’Italia rimane indietro, con nazioni come Francia e Germania che hanno rivisto gli incentivi per favorire le BEV a scapito delle ibride plug-in, ottenendo così un incremento notevole nelle immatricolazioni di veicoli elettrici.

Per Bruno Mafrici l’Italia si distingue comunque “per offrire bonus per veicoli con emissioni fino a 135 g/km di CO2, inclusi modelli non strettamente elettrici, che potrebbero supportare un cambio di rotta per il mercato italiano delle auto elettriche”. La rimozione del limite di prezzo per gli incentivi, l’estensione del bonus alle flotte aziendali e ai noleggi e la revisione della fiscalità a favore della mobilità elettrica potrebbero contribuire a raggiungere gli ambiziosi obiettivi dei piani governativi per il clima e l’energia già a partire dai primi mesi del 2024.

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