Luci di posizione: a che cosa servono e come ripararle

Le luci di posizione sono i fari che segnalano la posizione e le manovre dei veicoli in strada.

In caso di necessità l’utilizzo delle luci di posizione è determinante per salvaguardare la nostra e altrui sicurezza sulla strada.

Molto spesso le luci di posizione vengono confuse con i cosiddetti anabbaglianti. Cerchiamo di capire cosa intendiamo quando parliamo di luci di posizione evidenziando le principali differenze proprio rispetto agli anabbaglianti

Le luci di posizione

Le luci di posizione, come indica la parola stessa, servono ad indicare la posizione di un veicolo fermo, in particolare, sia dalla parte anteriore, che posteriore, la presenza e la larghezza dello stesso. Gli anabbaglianti invece si usano con veicolo in movimento e servono ad illuminare la strada che si sta percorrendo davanti a se, facendo in modo di non abbagliare o accecare il veicolo che percorre la strada in senso opposto. A loro volta queste luci non vanno confuse con gli abbaglianti o fari di profondità, che si utilizzano solo in particolari situazioni.

Non è assolutamente possibile circolare con luci di posizioni guaste. Le multe in questi casi sono molto salate. Un non ottimale funzionamento delle luci di posizione mette seriamente a rischio l’incolumità del possessore dell’auto oltre che quella di terzi che si trovano sulla strada. È una eventualità quest’ultima che il codice della strada non contempla e quindi sanziona pesantemente.

La multa

La circolazione con fari danneggiati è severamente vietata dal codice della strada. Con faro intendiamo sia il fanale di copertura sia la sua lampadina. Il danno a un faro comporta un rischio non solo per sé ma anche per gli altri. Infatti, causa una cattiva visuale e la mancata valutazione della grandezza della vettura, della sua precisa posizione sulla strada e delle manovre che si andranno a compiere (frenare e fermarsi, svoltare o accostare).

Il comma 13 dell’articolo 72 del CDS riporta quanto segue: “Chiunque circola con uno dei veicoli citati nel presente articolo in cui alcuno dei dispositivi ivi prescritti manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nei previsti provvedimenti è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 84 a euro 335”. Il comma disciplina l’equipaggiamento dei veicoli a motore e i loro rimorchi. Oltre alla multa, comunque, non è previsto nessun taglio sui punti della patente

A questo proposito bisogna sottolineare che i dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione e i dispositivi retrovisori sono i fari che vengono analizzati in caso di controllo ad un posto di blocco.

Il kit di riparazione

Qualsiasi sia il tipo di riparazione che intendiamo fare alle luci di posizione della nostra auto possiamo avvalerci del Kit di riparazione presente per legge nella nostra macchina. Ovvero la scatola con tutti gli arnesi che ci consentono di fare riparazioni di primo intervento sull’auto.

Come riparare le luci

Se le luci posteriori del veicolo sono rotte o non si accendono, non è necessario andare per forza dall’elettrauto. Si può procedere da soli a una semplice sostituzione della lampadina o del fusibile risparmiando un sacco di denaro. Sempre tenendo a mente che i fanali malfunzionanti o rotti possono causarti una multa salata e un fermo amministrativo

I danni a carico delle luci di posizione possono essere di diversi tipi. Quindi prima di procedere alle riparazioni è necessario valutare l’entità del problema.

Come prima cosa bisogna controllare il fusibile. Quando questo elemento si brucia, entrambi i fanali si spengono. Sulle vetture moderne, i due gruppi ottici posteriori sono serviti da due fusibili separati e ogni lampadina o circuito condiviso può essere dotato di un proprio fusibile. Togliendo il coperchio alla scatola è possibile individuare il fusibile delle luci posteriori. Con l’aiuto di una torcia lo possiamo ispezionare e capire se è bruciato.

Sei il pezzo di metallo che si trova all’interno del fusibile è intatto, significa che questo è perfettamente funzionante. Se il metallo è rotto o incrinato, allora il fusibile è bruciato e deve essere sostituito. In questo caso si procede alla riparazione.

Bisogna estrarlo con le dita o con un paio di pinzette dal suo alloggiamento. Molte vetture moderne hanno un estrattore specifico che si trova dentro la scatola o nel kit degli attrezzi in dotazione. Si tratta di un piccolo strumento di plastica bianca che assomiglia a un paio di pinze, grazie al quale potremo effettuare l’operazione di estrazione del fusibile. Una volta estratto basterà portarlo ad un negozio di autoricambi per acquistarne uno nuovo e identico. Dopo di che va reinserito il nuovo fusibile

Nella fase di valutazione del problema rientra anche l’ispezione del cablaggio del gruppo ottico posteriore. Questo è costituito dai cavi che sono collegati ai fanali e che si trovano all’interno dello sportello del bagagliaio. L’ispezione si effettua aprendo quest’ultimo e cercando i fili elettrici per assicurarci che siano ben collegati e che permettano all’impianto di funzionare. Se troviamo un cavo staccato, sarà necessario fissarlo nuovamente nella sua sede.

Le lampadine

Altra componente da ispezionare è rappresentata dalle lampadine. Se i fili e i fusibili non presentano alcuna anomalia, allora il problema potrebbe essere a livello delle lampadine. Per controllare le loro condizioni, basta svitare le lenti del fanale dall’esterno usando un cacciavite. Se la lampadina è rotta, bisogna sostituirla.

Invece, se la lampadina è in perfette condizioni, allora il problema potrebbe essere all’impianto elettrico. Se il fusibile, i cablaggi e la lampadina non mostrano alcun segno di anomalia, l’unica soluzione è portare la macchina dall’eletrauto.

Le lenti

Ultimo ma non ultimo aspetto al quale fare attenzione sono le lenti. Le lenti vanno monitorate costantemente per accertarci che non siano rotte o crepate. Nel caso in cui le troviamo in qualche modo danneggiate, bisogna procedere alla riparazione. E’ molto semplicemente, avvalendoci del nastro adesivo che troviamo nel Kit di riparazioni tappiamo la crepa. Questa soluzione è solo temporanea. Per riuscire a rendere la lente nuovamente impermeabile bisognerà utilizzare oltre al nastro anche una speciale resina, presente anch’essa nel Kit, da applicare alla frattura.

Scritto da Gaetano Lagattolla
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