OBD: cos’è come funziona

OBD che cos'è e come funziona questo aiuto tecnologico per i meccanici.

Le auto di nuova generazione sono gestite dalle centraline elettroniche che sono il cervello dell’auto, questi componenti infatti tengono monitorati tutti i principali parametri del motore e sono in grado di allertare l’utente in caso di problemi mostrando delle icone sul cruscotto della macchina.

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OBD: cos’è come funziona

Dietro a queste icone si celano dei codici di errore o avaria che possono essere decifrati tramite gli scanner OBD questi sono strumenti che entrano nella presa obd e permettono al professionista di capire quali problemi presenta l’auto.

OBD non è nient’altro che l’acronimo di On Board Diagnostics ovvero diagnostica a bordo e come suggerisce il nome permette di fare la diagnosi dei problemi del veicolo così da intervenire successivamente.

E’ un vantaggio notevole per i meccanici dato che garantisce una riduzione in termini di tempo visto che limita l’area di intervento dove potrebbe esserci il guasto.

Dopo aver delimitato la situazione per il meccanico è facile intuire dove dovrà intervenire anche se non è subito intuibile al primo colpo. Per questo motivo sullo strumento emerge il codice. Dopo aver interpretato il codice apparso il professionista sa la problematica esatta e interverrà per risolverla.

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Non sempre è precisa

La diagnostica OBD può anche non essere precisa individuando immediatamente il problema, capita infatti che dopo aver scandagliato l’auto alla ricerca dei problemi dia indizi vaghi relativi all’area di intervento ed al problema.

Quando accade il meccanico deve essere bravo ad intuire cosa voglia dire lo strumento ed ad adoperarsi per risolvere il vero problema.

Di sicuro però bisogna dire che grazie a strumenti di questo tipo il ruolo del meccanico si è evoluto, difatti la preparazione dei meccanici moderni è specializzata anche all’elettronica oltre che sui motori.

I tempi cambiano, le auto cambiano ed anche i riparatori devono stare al passo al fine di garantire il massimo risultato possibile.

Scritto da Filippo Imundi
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