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In questo articolo vi daremo quattro buone ragioni per scegliere un modello GPL. Ebbene, molti automobilisti fanno funzionare le loro auto a benzina con il bioetanolo E85 a causa del suo prezzo ultra-competitivo. Tuttavia, c’è un altro carburante che è molto interessante dal punto di vista finanziario: il GPL, o gas di petrolio liquefatto. È disponibile in Italia da più di 30 anni, ma è poco conosciuto e poco utilizzato (meno dell’1% del parco veicoli).
Costo leggermente inferiore al diesel
Il prezzo medio di un litro di GPL è di 0,91 euro, e la sua gamma di prezzi va da 0,8 euro/l a circa 1 euro/l. Questo si confronta con più di 1,5 €/l per la super o il diesel. Tuttavia, bisogna considerare che un motore a benzina che funziona a GPL consumerà di più perché questo gas contiene meno energia per litro rispetto all’SP95. A seconda del modello, il consumo che abbiamo misurato con GPL aumenta del 25% per una berlina come la Renault Clio o Dacia Sandero, e fino al 33% per un SUV come la Dacia Duster o Sandero Stepway.
Tuttavia, nonostante questo significativo aumento di appetito, i costi/100 km rimangono molto più bassi di quelli dello stesso modello a benzina (dal 25 al 30%), ed equivalenti – o addirittura leggermente inferiori – a quelli di un modello diesel.
Meno inquinamento e un adesivo Crit’Air 1
Poiché il GPL è un gas composto da butano e propano in proporzioni quasi uguali, ha il vantaggio di ridurre i livelli di emissioni inquinanti. Infatti, poiché il gas non produce goccioline quando viene introdotto nei cilindri, ci sono molte meno emissioni di particolato rispetto alla benzina o al diesel. Un altro vantaggio è che ci sono anche meno ossidi di azoto (NOx), a causa delle temperature di combustione più basse. Infine, quando un veicolo funziona a GPL piuttosto che a SP95, le sue emissioni di CO2 sono ridotte di circa l’11%, poiché il gas contiene meno carbonio del super.
In considerazione di tutti questi vantaggi, l’amministrazione concede ai veicoli a GPL il bollino Crit’Air 1, anche per i modelli più vecchi che non avrebbero diritto alla benzina. E anche in caso di eventuali restrizioni aggiuntive, come il traffico alternato, i modelli GPL sono ancora autorizzati a circolare.
Più prestazioni e convenienza con il GPL
Un altro vantaggio del GPL è che il suo numero di ottano (resistenza all’autoaccensione) è superiore a quello della benzina: circa 105 contro 95-98 per il senza piombo. Questa particolarità permette, con i motori sovralimentati, al turbo di soffiare un po’ più forte quando si usa il gas. Per esempio, il motore Renault 1.0 TCe ha solo 90 CV e 160 Nm di coppia a 2.750 giri su SP95. Ma queste cifre salgono a 100 CV e 170 Nm di coppia a 2.000 giri quando si alimenta a gas.
Se la differenza non è enorme sulla carta, nell’uso il motore è più rotondo, più pieno dai bassi regimi e offre più accelerazione e facilità d’uso da 1.500 giri, cioè in una gamma di giri usata frequentemente.
Enorme gamma con entrambi i carburanti
Poiché i modelli a GPL hanno un serbatoio supplementare di GPL oltre al serbatoio senza piombo, l’autonomia può essere notevole, anche superiore a quella di un diesel. La Dacia Sandero e la Duster ECO-G 100, per esempio, hanno un’autonomia di ben oltre 1.000 km quando entrambi i serbatoi sono svuotati, che è molto di più dei diesel equivalenti. Naturalmente, quando si sceglie un modello GPL, l’obiettivo è quello di guidare solo a gas per ridurre il costo/100 km. Ma in caso di necessità occasionali, con i due serbatoi pieni, sarete in grado di andare molto lontano tra due rifornimenti.