Stop auto endotermiche 2035: la direttiva europea

Stop auto endotermiche 2035, la prima parte del processo è stata accettata dalla commissione ambiente. Si tratta dell'inizio del cambiamento?

Il parlamento europeo ha parlato, imponendo lo stop alla produzione di auto endotermiche a partire dal 2035. E’ infatti passata la prima parte di questo progetto volto a migliorare l’ambiente e le città europee mitigandone l’inquinamento prodotto. In questo articolo affronteremo il tema in maniera dettagliata.

Stop auto endotermiche 2035: arrivato il primo Si

Grazie a 46 voti favorevoli contro 40 contrari la commissione ambiente EU ha detto si all’avviamento del processo di abbassamento del livello di inquinamento ambientale. Imponendo il 2035 come data utile per le case automobilistiche per smettere di produrre auto nuove dotate di motori endotermici.

Ci potranno essere delle correzioni a questa proposta ma gran parte dei possibili risultati deriveranno da come agiranno i paesi dell’Unione da qui al 2025 e dal 2025 al 2030.

Il “Fit for 55” diventerà quasi sicuramente realtà ma nel mentre ci sono ancora molti passi da percorrere. Uno su tutti ridurre il parco circolante europeo che è considerato ancora troppo vecchio e quindi causa dell’inquinamento ad oggi presente.

Per poter fare ciò però vi è bisogno di agevolazioni che permettano ai cittadini di svecchiare il proprio parco auto aprendo la strada a vetture ibride o elettriche che permettano di inquinare meno.

Stop auto endotermiche 2035: apertura a carburanti sostenibili

Altra importante questione è quella legata alla possibilità di mantenere in vita le auto endotermiche grazie all’avvento di carburanti sostenibili.

Al momento questa viene poco considerata ma crediamo possa vedere la luce in quanto il passaggio dall’endotermico ad un’altra fonte di alimentazione per le auto non è poi così semplice e veloce da attuare.

Di conseguenza si tratta indubbiamente di un grande passo da parte dell’ Unione Europea ma ora la questione passa alle singole nazioni ed ai relativi cittadini che saranno i veri protagonisti di questo importante processo di cambiamento.

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Scritto da Filippo Imundi
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