Ferrari: storia del logo

La storia del logo Ferrari, il cavallino rampante ed Enzo Ferrari. Tutto quello che c'è da sapere.

Bisogna andare indietro di 70 anni per tornare alle origini della Ferrari. Era infatti il 1947 quando in provincia di Modena, e precisamente a Maranello, veniva fondata la causa automobilistica che da lì a breve avrebbe riscritto la storia dell’automobilismo sportivo e di lusso. Scopriamo la storia del logo Ferrari.

La storia del logo Ferrari

Oggi Ferrari è ancora la prima produttrice al mondo di automobili sportive e di altissima gamma. Nonché vero simbolo dell’automobilismo sportivo mondiale: se si parla di Formula Uno, l’evocazione alle Rosse è pressoché immediata. I titoli vinti e conquistati sono innumerevoli, così come i riconoscimenti. Restando in tema di auto sportiva simbolo, però, va detto che il marchio si afferma in questa categoria ancor prima che fosse fondata la casa automobilistica. Nel 1929, infatti, Enzo Ferrari dà origine a Modena alla Scuderia Ferrari, che è tuttora la divisione principale del reparto corse.

Se si vuole individuare un periodo buio nella vita di Enzo e della Casa automobilistica da lui fondata, si va per forza di cose agli anni 60, quando problemi economici iniziano ad affliggere il Cavallino. Nel 1965, infatti, dopo aver rifiutato l’acquisizione da parte di Ford, Enzo è costretto a fare entrare Fiat come azionista. Nel 1969, poi, il colosso torinese acquisisce la metà della Casa di Maranello. Recentemente, nel 2013, il marchio è riconosciuto come marchio più influente al mondo. Nel 2015 è classificato come quello con un valore pari a 4,8 miliardi di dollari. Nel 1971 Enzo Ferrari smette di impegnarsi in prima persona nell’attività sportiva cedendo il passo a Luca Cordero di Montezemolo che poi, a sua volta, ha dovuto lasciare il posto, nel 2014, a Sergio Marchionne.

Cavallino rampante

Una storia affascinante e degna di significato, quella de Cavallino rampante. Il Cavallino era infatti dipinto sulla carlinga del caccia di Francesco Baracca, l’eroico aviatore caduto sul Montello, durante la prima Guerra mondiale. Fu la madre di Baracca a chiedere a Enzo Ferrari di mettere sulle sue macchine il cavallino rampante, pronosticando un emblematico e quanto mai azzeccato: “Le porterà fortuna”. Il cavallino era ed è sempre rimasto nero. Venne poi aggiunto solo il fondo giallo canarino, il colore della città di Modena.

Enzo Ferrari

Enzo (Anselmo) Ferrari è il fondatore della prestigiosa casa automobilistica. Enzo nasce a Modena il 18 febbraio 1898, per poi morire, nella città natale, 90 anni dopo. Una vita intesa e pregna di riconoscimenti, tanto che senza indugio si può affermare che sia stato un grande protagonista della storia dell’automobilismo. Fin da piccolo, allo studio aveva preferito il lavoro nell’officina paterna. Nel 1920 infatti diventa pilota dell’Alfa Romeo e nel 1924 fonda il Corriere dello Sport.

Dopo la guerra inizia fonda la casa automobilistica e la Scuderia Ferrari. Nel 1960 riceve dall’Università di Bologna la laurea honoris causa in ingegneria meccanica. Nel 1980 ne riceve un’altra, in Fisica, dall’Università di Modena e Reggio Emilia. Enzo ha avuto due figli, Dino e Piero e tre grandi amori: la moglie Laura Garello, la mamma di Piero, Lina Lardi e l’ultima compagna, Fiamma Breschi, che stette con lui dal 1958 fino alla fine dei suoi giorni.

Scritto da Emanuela Stifano
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