Il tuk-tuk elettrico di Audi è uno spettacolo da vedere

Questo veicolo elettrico, progettato da una start-up tedesco-indiana insieme ad Audi, è dotato di batterie già utilizzate nei SUV e-tron.

Avete sentito parlare del tuk-tuk elettrico di Audi? I produttori stanno elaborando idee per dare una seconda vita alle batterie dei veicoli elettrici. Mentre Renault può trasformarli in un generatore mobile, Audi ha collaborato con la start-up Nunam per creare un risciò elettrico. Il risciò, noto anche come tuk-tuk, è un taxi in bicicletta molto popolare in Asia.

Tuk-tuk elettrico di Audi: uno spettacolo da vedere

Questo tuk-tuk è dotato di un motore elettrico. È stato progettato da Nunam, finanziato dalla fondazione ambientale del produttore ad anelli. La start-up senza scopo di lucro ha lavorato in collaborazione con i team di formazione Audi presso la sede di Neckarsulm (Germania). L’energia per il motore elettrico proviene da una batteria già utilizzata da una e-tron, il primo SUV elettrico di Audi. Più precisamente, stiamo parlando di batterie che facevano parte della flotta di prova. Questo rassicura coloro che pensavano che gli e-tron disponibili in commercio avessero già una batteria stanca!

Prodip Chatterjee, cofondatore di Nunam, sottolinea che le batterie sono naturalmente progettate per durare tutta la vita dell’auto. Tuttavia, anche dopo il loro utilizzo iniziale in un veicolo, conservano ancora gran parte della loro potenza. Questo le rende adatte a veicoli che richiedono meno potenza e meno autonomia, come questo tuk-tuk.

tuk-tuk Audi elettrico

Prodip Chatterjee sottolinea inoltre che, sebbene in India esistano già taxi elettrici per biciclette, la maggior parte di essi è dotata di batterie al piombo, che hanno una durata relativamente breve e spesso non vengono riciclate correttamente. Inoltre, l’elettricità per la ricarica è spesso basata sul carbone. Numam ha quindi ideato delle stazioni di ricarica solare.

Tre prototipi di questo risciò con il logo Audi saranno assemblati e arriveranno sulle strade indiane all’inizio del 2023. Saranno destinati principalmente alle donne che vendono nei mercati. Il progetto mira ad aumentare l’accesso all’occupazione per queste persone.

Scritto da Sabrina Rossi
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